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Creato il 06 marzo 2011 da Tibisay
Da "Il Piccolo" di sabato 5 marzo 2011
COSTUME >> RINASCE LA PASSIONE PER LA MAGLIA
"Stitch 'nd Spritz", il tricottage rivisto in chiave triestina
Lo sferruzzare in compagnia è ormai una moda internazionale con tanto di siti. Appuntamento l'ultima domenica del mese al Knulp di via Madonna del Mare.

Un hobby da nonnette sulla sedia a dondolo che passano le giornate a confezionare sciarpe per i nipotini? Ma neanche per idea! Da quando anche le star di Hollywood, come Julia Roberts, Urna Thurman, e persino il machissimo gladiatore Russel Crowe, sono state paparazzate sul set con i ferri da maglia in mano, sferruzzare non è mai stato cosi trendy.
Una passione per il fai da te che sta vivendo una seconda giovinezza, sostenuta dalla globalizzazione e dalla tecnologia: le fan del tricottage, infatti, non lavorano a diritto e rovescio stando chiuse in casa, ma s'incontrano nei knitcafè, nelle community virtuali, e circumnavigano gagliarde l'immenso mare dei siti dedicati al gomitolo.
E soprattutto, spopola anche in Italia lo "Stitch 'n Bitch", che sarebbe come dire "sferruzza e chiacchiera" dove bitch non ha nulla a che vedere con i facili costumi ossia l'appuntamento al caffè tra knitter (dall'inglese to knit, fare a maglia) per lavorare in compagnia, scambiarsi opinioni e tecniche, ma anche fare quattro chiacchiere tra donne.
Dallo scorso ottobre anche Trieste ha il suo appuntamento fisso con ferri e matasse: l'ultima domenica del mese, all'incirca una quindicina di appassionate - ma le new entry sono accolte a braccia aperte - si danno appuntamento il pomeriggio al Knulp in via Madonna del Mare, armate di ferri, lane e uncinetti. E poiché la tradizione cittadina si prestava al gioco di parole, l'incontro è stato ribattezzato "Stich 'n Spritz".
«Va da sé che fare a maglia in compagnia è sicuramente più divertente, oltre ad offrire, peraltro, la possibilità di confrontare il proprio lavoro con le altre, e allo stesso tempo socializzare: come da sempre in Inghilterra, che è il paradiso del tricottage, anche se pure a Milano i knitcafé stanno prendendo piede. Purtoppo da noi andrebbe valorizzato, poiché continua ad essere considerato un hobby demodé», spiegano Valentina Cosciani e Giuseppina Flamini, anime dello "Stich 'n Bitch" triestino, le due blogger che dopo essersi conosciute in rete, sono passate dallo sferruzzamento virtuale tra amiche a quello reale.
Dalle 16 alle 19, dunque, tra una tazza di thè, uno stuzzichino o un aperitivo, tirate fuori dalle borse matasse, uncinetti e aghi da lana, si trascorrono alcune ore a disquisire di punti, pattern e filati, lavorando di buonalena.
«Da sfatare invece - aggiungono - il mito che a dedicarsi al lavoro a maglia siano solo le casalinghe con tanto tempo libero». Tra le fila delle signore legate dal fil rouge della lana si contano architetti, bancarie, psicologhe, insegnanti, e madri di famiglia, triestine e non, che grazie a quest'hobby condiviso, hanno trovato peraltro un modo per inserirsi nel tessuto sociale cittadino.
Gli incontrisonoapertia tutti, anche alle signore che hanno perso dimistichezza con l'arte dello sferruzzare.
I riferimenti web di Cosciani e Flamini sono tibisayartherapy.blogspot.com, e knittingcakes. blogspot.com.
Patrizia Piccione

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