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Ecco la locandina del film:
Trama:
Nel 1956, fresco di studi compiuti in scuole come Eton e Oxford, Colin Clarke lavorava come assistente di Sir Lawrence Olivier sul set del film Il principe e la ballerina, nel quale Marilyn Monroe – appena sposatasi con Arthur Miller - recitava al fianco del grande attore inglese. Clark raccontò di quell'esperienza in un libro, tralasciando però di parlare di una specifica settimana che è invece al centro di My Week With Marilyn: una settimana in cui fu incaricato di prendersi cura dell'attrice che necessitava di un periodo di pausa per riprendersi dalle pressioni che sentiva sul set del film.
Mio breve pensiero:
oggi mentre facevo un rilassante zapping sui canali cinema di Sky ho per caso incrociato questo film uscito un paio d'anni fa. Non mi dilungherò particolarmente sulla trama, che ho trovato abbastanza scialba perché era poco aricolata(non volevo azioni mirabolanti o morti violente ma avrei apprezzato vedere qualche particolare in più della vita di questa splendida attrice), ma vi dirò subito i punti forti che ho potuto notare. Innanzi tutto la bravura della protagonista Michelle Williams, che è davvero molto somigliante non solo esteticamente ma anche come modi di parlare e muoversi: deve aver sudato sette camicie per riuscire a imitare l'originale così bene, l'ho trovata davvero bravissima! Apprezzabile è sicuramente la scelta generica di non ritrarre l'ultimo periodo della travagliata vita di Marylin(sarebbe stata la scelta iù semplice) ma di concentrarsi su un breve lasso di tempo e sulla produzione di un film leggero. Altro punto positivo è legato ai costumi, al trucco e alle ambientazioni che fanno davvero anni '50 senza andare a calcare eccessivamente su ciò che noi moderi associamo a quegli anni: ho trovato davvero azzeccate le scelte. Per il resto la storia d'amore di Clarke va in secondo piano oscurata dalla fragilità psicologica dell'attrice che, oltre ad avere seri problemi affettivi, è poco equilibrata e sempre sotto pressione. In questo film è molto evidente quanto le problematiche di quest'attrice, considerata bellisima, andavano ad incidere sulla sua vita privata e sul suo lavoro: lei desiderava qualcuno a cui appoggiarsi, che l'amasse senza avere secondi fini.
Insomma il film mi è abbastanza piaciuto senza però essere particolarmente memorabile.
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