A. Silva, Sforzesco e Galleria Vittorio Emanuele II, dalla serie Urban
Di solito – anzi non mi è mai capitato – non parlo di fotografi che mettono le loro foto su Flickr. Non che abbia qualcosa contro, semplicemente non ho mai trovato qualcuno di cui valesse la pena parlare. Stavolta, invece, penso che Andrea Silva (qui il suo blog) meriti quest'eccezione, questa prima volta.
A. Silva, Passeggiata urbana, dalla serie Urban
Quello che mi ha spinto a decidere a buttar giù due righe sono le sue fotografie (ovvio), ma anche il suo approccio al mondo dell'immagine. Andrea è uno che pensa prima di scattare. E non vuol dire che “costruisce” le sue immagini ad hoc per un certo tipo di pubblico o che non si lascia andare alla bellezza di ciò che incontra. Semplicemente significa che prima struttura la sua idea in testa e poi realizza fotografie come “cemento” di quell'idea. La serie “Urban” si pone in antitesi al fotoritocco “estremo”, plastificante, come lo chiama lui, e ne mostra la quintessenza: immagini che sono di fatto grafiche e molto poco foto-grafiche. Questo suo rendere fumetto i luoghi più comuni di Milano può anche non piacere, possiamo non essere d'accordo con lui, ma ci spinge a riflettere: - Ha ragione? - Perchè io non la vedo così? - Eppure ha qualcosa di vero. Già il chiedersi se qualcuno ha ragione è sintomo che quel qualcuno un ragionamento l'ha fatto e non sta girando a vuoto.La serie “Nascosto nel buio”, poi, mi ha proprio stregato, non saprei come altro descriverla. Mi piacciono l'idea, così semplice eppure così delineata, e il fatto che tanti fotografi ci abbiano provato ma senza ottenere risultati così suggestivi e interessanti. Concludo dicendo che mi piacerebbe davvero avere l'occasione di collaborare con lui. E con questo ho detto tutto.
A. Silva, Fiamma eterea e La curiosità, dalla serie Nascosto nel buio
A. Silva, "C'è qualcuno là fuori?", dalla serie Nascosto nel buio