Qualche giorno fa all’Opificio JM a Prato, organizzato da ToscanaIn e Prato Futura, si è svolto un interessantissimo incontro: “Industrie Creative II – La Filiera della Moda”. E’ stata un’occasione straordinaria per assistere ad appassionanti interventi da parte di entità diverse ma in dialogo fra di loro nella realtà toscana che opera nel campo della moda.
Fra gli interventi ho trovato molto stimolante quello di Troy Nachtigal. L’argomento era un tema serio, ma a suo modo anche divertente: la wearable technology. Si tratta di un argomento molto di tendenza, che sta facendo lavorare e sperimentare molto. Ho potuto toccare con mano un filato in grado di condurre energia! La sperimentazione in questo senso raggiunge risultati davvero sosprendenti.
Alcuni di voi potrebbero obiettare che indossiamo già la tecnologia. Certo, tutti abbiamo presente l’esempio più immediato e semplice: l’iPod nano da “pinzare” alla tuta quando facciamo sport.
Ma qui si va oltre. Ecco alcuni esempi, una brevissima carrellata di nomi che ho scelto di indicarvi fra i vari brand citati e analizzati della presentazione di Nachtigal.
Cute Circuit, ovvero come creare abiti da sera decisamente speciali. Certo, i capi haute couture sono limited editions per eventi speciali, ma come non sognare vedendoli? Per non parlare dell’ MDress che è anche telefono cellulare, per la donna che coniuga eleganza e bisogno di praticità, o della t-shirt che fa sentire abbracciati: un cellulare indossabile per inviare abbracci virtuali a chi ci è lontano.
Un esempio più immediato è la borsa anti paparazzi, un progetto di un paio d’anni fa, ma che fa sempre il suo effetto. Kool Kitty Keybord è la tastiera indossabile che vi farà sembrare un po’ androidi.
Open Source Embroidery è un progetto straordinario, perché unisce la rinnovata passione per il fai-da-te e gli knit-cafè con la tecnologia open source: durante gli incontri-evento si parla di arte contemporanea che ha il suo punto di partenza nelle tradizioni tessili ed esplora il campo delle nuove tecnologie.