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Web e Libertà, a rischio il binomio

Da Waltergianno

Web e Libertà, a rischio il binomio

Di internet ho sempre lodato la propensione naturale alla libertà. (Quasi) chiunque può partecipare alla produzione dei suoi contenuti e (quasi) chiunque può leggerli. Google, poi, è il motore di ricerca che smista questa libertà, dando respiro alla regola della proibizione di ogni discriminazione dimensionale. Solo il PageRank ha la possibilità di classificare una informazione secondo la sua popolarità. Almeno fino ad oggi. Perché c’è il concreto rischio che l’importanza di un contenuto possa dipendere in futuro dalla sorgente e dal fatto se sia offerto a pagamento o senza spendere un centesimo. In estrema sintesi, sulla prima pagina di Google potremmo trovare sempre e soltanto le informazioni che si pagano, piuttosto che quelle gratuite. Si tratta della cosiddetta “rete a due velocità“, di cui ha già scritto Gianfranco Modica in questo post. Questa regolazione, proposta da Google Inc. insieme a Verizon, porterebbe, quindi, ad una seconda era del web, la cui tanto osannata democraticità verrebbe meno. Ecco perché anch’io idealmente sto tra i partecipanti della protesta, che è avvenuta in California, davanti agli uffici di Google Inc. La neutralità della rete è un bene da salvaguardare, quantunque ci sia la consapevole tristezza che sono gli affari a muovere il mondo, pure quello che sta dentro ad internet. Ed è così, anche se non ci pare. Purtroppo. Pubblicato anche su BlogSicilia.it


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