Avete presente la frase rubare le caramelle ai bambini? Ecco ci sono alcuni che approfittano dell’ignoranza dei propri clienti – tanta, troppa, vergognosa – per vendere fumo e per diffondere idee perniciose sul web marketing.
C’è pure chi continua a sostenere che su Internet bisogna essere “buoni”, che la rete Internet è un luogo dove tutti hanno la possibilità di affermarsi e che basta aprire un blog o una pagina Facebook ed il gioco è fatto e si diventa subito ricchi spendendo pure poco.
E invece no! Per vincere sul Web – perché di questo si tratta, vincere – ci vogliono sforzi, risorse economiche, impegno, costanza e capacità strategiche per battere sul campo gli avversari. La comunicazione, e lo si vede anche in politica, è spesso un atto di natura militare e chi non lo ha capito è un illuso.
Internet, nei risultati pratici, non è assolutamente quel luogo democratico, che certa retorica pop ci vuol ancora far credere. Ovvio che tutti possono aprire gratis un account su Twitter, ma quanti avranno successo? Quanti riceveranno le dovute attenzioni? Quanti commenti? Quanto traffico? Quante bottiglie o libri nel carrello del tuo sito Jonny?
Se continueremo con la triste farsa che basta saper scrivere per essere tutti grandi romanzieri sul Web oppure che con quattro soldi si possono ottenere visibilità e attenzione uccideremo uno dei pregi della rete: distinguere i migliori dai peggiori.
Facebook è in qualche modo l’avvisaglia di questa fuffa dilagante. Presto molti si renderanno conto che il Social Web nasconde l’insidia dell’inflazione: tutti, troppi, infatti, scrivono e commentano creando un caos continuo. Un caos di informazioni dove non c’è un ipotetico alto versus basso come avviene ad esempio su Google.
L’informazione necessita invece di elaborazione, cura e attenzione nella sua diffusione perché altrimenti se lasciata allo stato grezzo diventa una commodity come ad esempio lo zucchero o il sale. Caro sprovveduto cliente pensi davvero che il tuo sito o meglio la tua immagine sul Web debba costare come le patate, un tot al kg?

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