Il web è pronto ad un altro cambiamento: oltre ai tradizionali domini a cui siamo ormai abituati, come ad esempio .com, .net, . org, ce ne sono alcuni in arrivo che potrebbero sollevare non poche discussioni.
In particolare a preoccupare molte aziende e molti personaggi pubblici è il dominio .sucks, che in italiano può essere tradotto con “fa schifo”, con la conseguenza di avere il nome di un sito, magari popolare, seguito da .sucks che dovrebbe essere una sorta di indice critico, ma che in realtà è un giudizio negativo che potrebbe non essere il miglior biglietto da visita.
Sul web sono in tanti a temere il propagarsi di questo dominio, il cui prezzo si aggira al momento intorno ai 2500 dollari (mentre normalmente i prezzi variano da 10 a 25 dollari annui) ma solo fino a giugno: questo significa che c’è una sorta di diritto di prelazione per l’acquisto del dominio da parte dell’interessato, perché poi il brezzo sarà più basso e sarà acquistabile da tutti.
La prima ad assicurarsi il proprio dominio .sucks è stata Taylor Swift, che si è così messa al riparo dalle mire di possibili detrattori pronti a creare un dominio .sucks con il suo celebre nome.
Si dice che anche Facebook, Microsoft e Google abbiano acquistato la propria estensione: una mossa destinata ad essere seguita anche da altri colossi del web.