Webber, l’alterego di Peter pan

Webber

Colpa del suo maledettissimo sogno di riuscire a volare. Da Icaro a Leonardo da Vinci, tutti ci hanno provato, con risultati mai soddisfacenti, ma dopo che passa i trent’anni, a una persona sana di mente, soprattutto se pilota di Formunla uno, gli passa la voglia di credere alle favole, a campanellino, alla polvere magica, alla finestra aperta, a capitanm uncino, all’isola che non c’è. Per l’ultima volta: Mark, Peter pan non esiste, l’isola che non c’è, appunto, lo dice la parola stessa, non c’è. E non c’è bisogno di fare il supereroe. A parte gli scherzi, Mark Webber ci ha fatto spaventare tutti ieri a Valencia, durante il Gp d’Europa. Fortuna che grazie al rollbar e al guscio di protezionesi è salvato.La Red Bull dell’australiano, nel tentativo di sorpassare la Lotus di Kovalainen, si è staccata dal terreno e dopo un volo di diverse decine di metri si è rovesciata in aria per poi schiantarsi al suolo. La vettura  ha poi proseguito la sua corsa su un’ampia via di fuga fermandosi violentemente contro le barriere protettive. E intanto Vettel e Hamilton festeggiano.

Incidente