Roma, 5 marzo 2013. Mark Webber poteva incorrere anche in sanzioni della FIA.
Per una settimana non si è parlato di altro. I fatti di Sepang hanno monopolizzato l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori. Prima il mancato rispetto degli ordini di scuderia, il sorpasso di Vettel ai danni di Webber ed il gelo sul podio; poi le scuse di Sebastian Vettel a tutta la squadra a Milton Keynes, poi le parole che hanno ribaltato completamente la vicenda di Chirs Horner, quando ha detto che Webber al posto di Vettel avrebbe fatto la stessa cosa.
Non basta. Secondo quanto riportato da Michael Schmidt, corrispondente della testata ‘Auto Motor Und Sport’, un Team Principal di una scuderia rivale della Red Bull ha detto che Webber doveva essere sanzionato sia per l’accenno di spinta verso il muretto dei box a ben 300 km/h, sia per aver mostrato il dito medio al compagno durante la gara e per aver, a fine gara, tagliato la strada a Vettel durante il giro d’onore. La FIA non è intervenuta e, ha detta di questa fonte anonima, “altri piloti sarebbero stati puniti per molto meno”.
Certo per Mark Webber, il GP di Malesia è da dimenticare.