Dal 5 febbraio su Rai4, ogni giovedì alle 23:50, appuntamento con la settima stagione di Weeds (2011). Weeds è una dissacrante black comedy che attacca frontalmente, con irresistibile ironia, ipocrisie e perbenismi della borghesia di provincia americana. Trasmessa negli Stati Uniti dalla cable tv Showtime - già celebre per Dexter e Californication -.
La serie, liberamente ispirata al film britannico L'erba di Grace, è ideata da Jenji Kohan. Anche qui, ci troviamo di fronte a una "insospettabile" vedova che si dedica, per necessità e per scelta, allo spaccio di marijuana: il traguardo, più che la sopravvivenza, sembra però stavolta un'insolente agiatezza.
Nei panni della protagonista c'è l'avvenente quarantenne, Mary-Louise Parker, attrice cinematografica di lungo corso (da Ritratto di signora a Red Dragon), qui premiata con un Golden Globe come miglior protagonista di una serie comedy. Sullo sfondo, l'immaginario sobborgo residenziale di Agrestic, California, ricca cittadina dai due volti, dove i panni di famiglia si sporcano e si lavano in pubblico, in una versione provocatoria e trasgressiva della quiete apparente della mitica Wisteria Lane.
Arrivata alla settima stagione, Weeds abbandona la West Coast per approdare nella Grande Mela. Tre anni dopo gli eventi raccontati nella stagione precedente, ritroviamo Nancy in una halfway house, dove deve finire di scontare il suo debito con la giustizia per l'omicidio di Pilar Suazo. Tuttavia "il lupo perde il pelo ma non il vizio" e grazie alle amicizie strette in carcere, l'affascinante spacciatrice ritorna presto in campo. Il resto del "team Botwin", invece, sembra aver messo radici in Danimarca, ma il richiamo della capofamiglia non tarderà a farsi sentire. Un ritorno in grande stile per questa serie ormai "cult", in onda in su Rai4 nella seconda serata dedicata all'autrice Jenji Kohan, dopo Orange Is the New Black.