WEEK-END +24 - Benvenuto 2012, addio 2011

ROMA - Tra uno scherzo e un petardo, tra un cenone (sottocosto con spesa al discount) e un concerto, tra una crisi che cresce e un grande fratello che chiude, anche questo capodanno a italiopoli se n'è andato.
Tra un appello al sacrificio e un pronto soccorso pieno di mani saltate, questo 2011 è archiviato con un numero infinito di preghiere per il futuro, e anche chi non crede si è trovato a sperare.
Le parole di un mio caro amico però mi vengono in mente: "chi di speranza vive, disperato muore!" e allora forse è il caso davvero di voltare pagina nel 2012, ma per il momento non ancora.
Nessuno ha deciso di rinunciare al cenone, magari dando un'occhiatina in più alle offerte su carne e prodotti alimentari (2kg di bistecche di collo a 6€, 2kg di salsicce di suino 6€, ecc.), ma comunque le file interminabili ai supermercati non sono mancate.
Così come l'isteria collettiva nelle strade, affollate dai compratori dell'ultimo minuto.
Fuochi d'artificio ancora presenti a Roma che non si è uniformata con le altre città che hanno deciso di vietarli (Torino, Modena, ecc.) e una serie innumerevole di concerti e iniziative nella capitale.
A cominciare dal Palalottomatica che offriva il Capodanno con Laura Pausini (a partire da 70€) per fare il passo alla mezzanotte con dolcezza, e che replicherà nelle date di 3,4 e 6 gennaio.
Per giungere poi ai fori imperiali dove Brignano e i Negroamaro raccoglievano gran parte del pubblico romano in piazza, per una mezzanotte coloratissima nella splendida cornice della città eterna di notte, uno spettacolo unico.
Nel mattino dell'uno gennaio Roma tornava ad assopirsi, per svegliarsi poi di nuovo la sera per chi ancora non avesse gustato a pieno il nuovo anno e avesse bisogno dell'ennesimo brindisi.
Le feste ancora non sono finite, la dura realtà tornerà su di noi solo il 9 gennaio, ma fino a quel momento tra un brindisi e un sorriso, meglio ancora non pensarci, infondo è appena iniziato questo 2012, mica vorremo bollarlo subito come un brutto anno...no?!
di Cristian Amadei