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WEEK-END +24 - La Domenica all'Olimpico tra 'Hall Of Fame' e lo striscione della SUD

Creato il 08 ottobre 2012 da Calcisulcalcio
WEEK-END +24 - La Domenica all'Olimpico tra 'Hall Of Fame' e lo striscione della SUD
LA ROMA. La domenica giallorossa all'Olimpico è iniziata di buon mattino. Dalle 10.30 è iniziato l'afflusso dei tifosi allo stadio, per quella che è stata la presentazione dell'11 romanista della storia, la tanto attesa 'Hall Of Fame' della As Roma. Un tuffo nel passato e nei ricordi. Tra i più acclamati dal pubblico: i brasiliani Falcao e Aldair, e poi Giacomo Losi, Tancredi. Sono letteralmente venuti i brividi quando all'arrivo in campo della moglie di Agostino Di Bartolomei dalla Curva Sud si è alzato il coro "Oh Agostino, oh Ago Ago Ago Agostino Gol". 
WEEK-END +24 - La Domenica all'Olimpico tra 'Hall Of Fame' e lo striscione della SUDE poi tutti i volti della storia della Roma, da Rocca a Cafù, da Pruzzo a Bruno Conti, passando per molti ospiti "riserve" come Giannini e Graziani. Altro momento intenso quello dedicato a Fulvio Bernardini con la figlia a ritirare il premio e sugli spalti gli occhi rossi gonfi di lacrime ad accompagnare quell'istante. Da segnalare anche il nipote di Ferraris IV, il primo capitano della storia giallorossa. 
LA CURVA. Dopo la cerimonia, al momento dell'entrata in campo delle squadre, la Curva Sud giallorossa esprime ai giocatori in campo, nemmeno lontani parenti di quelli premiati nella 'Hall Of Fame' (una sola eccezione, forse, va fatta per capitan Totti), lo sdegno per quanto visto nella trasferta di Torino e più in generale in questo avvio di stagione. 
Lo striscione "La maglia è onorata solo se sudata, da oggi chi tradisce è meglio che sparisce, questa curva merita rispetto" (nella foto in alto) è rimasto alzato e visibile da tutti i giocatori giallorossi che giocavano la prima frazione, fronte alla Curva Sud, e comunque da tutto lo stadio. Un messaggio chiaro, inequivocabile, necessario per far capire a chi gioca in campo per i colori della Roma che atteggiamenti lascivi e prestazioni poco energiche non saranno più tollerate. Un messaggio che nel bene o nel male sentiamo di condividere, perché in fondo il calciatore è ricco e famoso, proprio grazie allo stesso tifoso.
di Cristian Amadei

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