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Week-End +24 - Lazio: da una goleada a una sconfitta, i rumori del tifo

Creato il 19 settembre 2011 da Calcisulcalcio
Week-End +24 - Lazio: da una goleada a una sconfitta, i rumori del tifo
Nella domenica calcistica la Lazio affronta il Genoa di Malesani all'Olimpico di Roma, il vostro affezionato presente allo stadio è testimone di involuzione biancoceleste senza apparenti motivazioni, che procura i primi malumori tra i tifosi e la sconfitta per 1-2.
Le reti: prima dell'ex rossoblu Sculli, poi il pareggio di Palacio, infine il colpo del KO di Kucka.
La stagione iniziava però nel migliore dei modi, le prime uscite della Lazio 2011\12 erano trionfali, un 6-0 casalingo e un 1-3 esterno nei preliminari di Europa League, un pareggio gustoso per 2-2 a Milano sponda rossonera, e un mare di complimenti alla nuova coppia d'attacco Cissè-Klose; tifosi soddisfatti e ambiente sereno.
Poi qualcosa si è spezzato, e senza capire bene cosa sia, i risultati sono andati a peggiorare, prima il 2-2 casalingo con la poco titolata Vaslui (peraltro rischiando troppo), fino ad arrivare allo scivolone casalingo col Genoa appena ieri. E i tifosi iniziano a rumoreggiare, le prime accuse volano nei confronti di Reja, tra tutti un "Reja vattene" intonato al fischio finale.
Per due volte in poco tempo la Lazio che era avanti di una rete (sia col Vaslui che col Genoa) si appanna improvvisamente perdendo la bussola in 20 minuti fatali facendosi ribaltare le gare, smettendo di trovare la convizione e le giocate che avevano fruttato ben 14 reti, mostrandosi stranamente vulnerabile, come se avesse due facce.
Capisco lo sconforto che può invadere i tifosi, ma non capisco come si faccia ad attaccare un presidente (Lotito) che da una società completamente indebitata e vicino alla bancarotta è riuscito a sanare il bilancio producendo comunque campionati dignitosi e due coppe nazionali (Coppa Italia e Supercoppa), acquistando giocatori di buon livello e monetizzando al massimo le cessioni senza perdere troppo sul lato tattico.
Tantomeno non riesco a capire le troppe critiche e l'odio a volte (più di un tifoso uscendo diceva "vojo la testa de Reja su un vassoio") nei confronti dell'allenatore.
Un allenatore capace con una rosa non di primo livello, di portare la Lazio alle porte della Champions, dietro alle grandi squadre storiche in europa (Milan e Inter) e alle due grandi rivelazioni della scorsa stagione (Napoli e Udinese).
Un allenatore capace di dare gioco, grinta e dignità, ad una squadra che mancava da troppo in europa, e che spesso in Italia arrancava in bassifondi.
Si è vero, nel derby romano sono già 5 le sconfitte patite (gara fondamentale nell'economia di una stagione per chi è romano di nascita), ma è anche vero che in questi anni la Lazio ha spesso messo in difficoltà le grandi, togliendosi parecchie soddisfazioni.
In sostanza una brutta caduta inaspettata, ma che non giustifica gli improperi e le frasi proferite dopo la gara col Genoa (un gruppetto folto di tifosi diceva "dai che se salvamo st'anno..."), anche alla luce del lavoro svolto in questi anni, e l'impegno che i giocatori biancocelesti più attaccati alla maglia infondono alla squadra, non si può sempre vedere tutto nero alla prima occasione, non è giusto.
Infine un'ultima considerazione sui cori da stadio, una domanda che mi viene spontanea, negli ultimi dieci giorni mi sono recato allo stadio con entrambe le squadre della capitale...
Ma perchè la maggior parte dei cori della sponda giallorossa incitano la squadra e cantano lodi alla maglia, mentre la maggior parte dei cori laziali trattano di offese alla sponda romanista lasciando in minor numero i cori alla propria squadra?
di Cristian Amadei

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