WEEK-END +24 - Morosini morto in campo durante Pescara-Livorno

Le scene agghiaccianti in diretta del collasso di Piermario Morosini durante la gara Pescara-Livorno hanno già fatto il giro del mondo. Le accuse per i ritardati soccorsi incalzano, l'autopsia è in corso, ogni emittente e radio riporta in primo piano la notizia, i campionati di calcio sono stati sospesi.
Il giovane calciatore va ad allargare la lista di giocatori scomparsi durante una partita, e in questo week-end tutti i giornalisti italiani si sono affannati a ricordarli tutti, uno ad uno.
Come sempre in questi casi, la gara allo squallore ha fatto il suo corso, pezzi strappalacrime su tutte le reti televisive, la storia già di per sè sfortunata e indescrivibile di Piermario, messa in primo piano alla mercè di chiunque.
Le morti premature dei suoi genitori, la morte del fratello e la grave malattia della sorella, arricchite di sottofondi musicali, di immagini di quando da giovanissimo giocava nella nazionale giovanile, le foto innumerevoli della fidanzata e pallavolista Anna, addirittura le frasi della fidanzata dopo il riconoscimento del corpo...come sempre per fare informazione si tocca il fondo e invece di informare si fa spettacolo della peggior specie.
Le scene al rallenty di Morosini che lotta contro il suo cuore che cede, milioni di volte ripetute in diretta e in differita, il viso che si affossa nell'erba, le mille supposizioni e illazioni, gli opinionisti della prima ora con i loro "probabilmente era già malato", "non si poteva fare nient'altro", "credo che allora sia vero che i giocatori fanno uso di farmaci", ecc. ecc., come sempre la pochezza della stampa italiana fa il suo corso.
A volte sarebbe più naturale e forse giusto, descrivere i fatti, e lasciare da parte le opinioni. In casi come questi, si lascia agli organi competenti chiarire cosa sia successo davvero senza milioni di opinioni inutili da parte di persone che non hanno nemmeno il diritto di parlare.
Spero solo si capisca che la macchina del calcio inizia a superare certi limiti che non andavano valicati, spero che in ogni campo del mondo, anche il più piccolo, in periferia, venga posto obbligo di mettere un defibrillatore, spero che gli verrà intitolato uno stadio perchè nessuno possa dimenticare come sia facile per una vita spegnersi improvvisamente, spero che non resti una statistica da snocciolare al prossimo evento drammatico...spero solo che Piermario non sia morto invano.
di Cristian Amadei