Non so come o cosa sia successo in realtà, ma mi sono accorta che il 2013 si è aperto all’insegna dell’audacia… o meglio, più che da inizio anno è solo da qualche settimana che sto dando seguito a idee e pensate sulle quali tempo fa avrei riflettuto molto di più. Ma proprio molto di più, fino ad arrivare al solito risultato di farmi bloccare da irrazionali paure e angosce, tanto da perder molte delle esperienze che vale la pena provare nella vita. Almeno una volta
Così mi sono lanciata allegramente nell’avventura. In una costante sfida con me stessa, ho “deciso” che voglio – più o meno – provare tutto per dimostrare alla mia me più timorosa che sono invece una “donna coraggio” in grado di affrontare e vincere le mie paure, a partire proprio da ciò che scatena la mia fifa più blu: la paura dell’altezza, il terrore del vuoto e quel “leggero” senso di vertigine che accompagna entrambi. E’ stata questa la causa scatenante del mio giro di perlustrazione sulla Ruota panoramica di Rimini, lo scorso maggio.
Certo, già da inizio aprile mi ero ripromessa che sarei salita a farci un giro e la donna coraggio che è in me aveva addirittura pensato di salirci da sola… aspettavo solo l’occasione giusta, una bella giornata di sole che mi permettesse di godermela, la ruota. E invece l’occasione si è presentata un po’ dopo: mentre il blog tour “Tipicamente Rimini” prendeva forma, appurato che i blogger avrebbero dominato la riviera romagnola dall’alto della ruota mi sono detta che avrei potuto provarci anch’io. Ho scelto l’opzione notturna, però: secondo me, il buio sarebbe servito ad attenuare il senso di volteggiare sospesa nel vuoto e… beh, ce l’ho più o meno fatta!!! Al primo giro ero abbarbicata allo sportello, al secondo ero già un po’ meno rigida, al terzo quasi rilassata: Aury 1 – ruota 0. Ora però voglio riprovarci alla luce del giorno, se no che donna coraggio sono?Poi è stata la volta del cavallo, di cui vi ho parlato a profusione qualche giorno fa. Anche in quel caso pensavo che non mi sarei trovata propriamente a mio agio… e invece sbagliavo in pieno! Ho vissuto l’emozione più bella della mia vita!!! C’era un blog tour di mezzo pure in quell’occasione, “Back to Castelfalfi”: che dire, ci tornerei immediatamente nella tenuta di Castelfalfi a farmi coccolare da Zeus
Però sono contenta anche di conoscere altri cavalli, a partire da quelli dell’agriturismo Ca’ Marina che ci attendono a Savio domenica mattina per una rilassante passeggiata in pineta. Non vedo l’ora!!! Prima, però, dovrò superare la giornata di domani… Infatti, di tentativo in tentativo, a furia di sfidare me stessa e prefiggendomi di osare affrontando ostacoli sempre più elevati, mi ritrovo a partecipare a un nuovo blog tour… un evento che metterà alla prova tutte le mie facoltà e capacità di adattamento, altro che sfida con me stessa! Ho avuto solo qualche attimo di esitazione, ma poi ho deciso di buttarmi a testa bassa e ho accettato di partecipare a “Mira Blog Tour 2013”, il primo blogger tour organizzato a Mirabilandia, il parco di divertimento più famoso di tutta la Romagna. Insieme a Irene, sarò inviata di “Girovagate”: non potrò mica far fare brutte figure ad Alessandro e nascondermi dietro ignobili paure, no? Così è deciso: per l’intera giornata di domani, il parco sarà a disposizione di un gruppo di avventurosi – e coraggiosi – blogger (tra cui me!), che armati di flash pass vivranno l’adrenalina dell’alta velocità e delle altezze vertiginose delle attrazioni più estreme di Mirabilandia.Premetto che a Mirabilandia ci sono stata una sola e unica volta in vita mia: il giorno dell’inaugurazione. Avrò avuto sì e no 13-14 anni e ricordo che allora il giro sulla ruota panoramica l’avevo fatto, così come sulle montagne russe. Divertical, Katun, Ispeed, Rio Bravo, Torri gemelle: all’epoca non sapevo nemmeno cosa fossero (non ricordo nemmeno bene, ma credo siano attrazioni attivate negli ultimi anni)… Nei giorni scorsi però mi sono documentata: accelerazioni da 0 a 100 km/h in 2,2 secondi; discese in picchiata da un’altezza di oltre 60 metri; giro della morte con le gambe a penzoloni nel vuoto e chi più ne ha, più ne metta… in una parola: adrenalina. Allo stato puro!!!
Photo Credit: Mirabilandia
Non so ancora se alla fine avrò il coraggio di provarle tutte; quel che è certo è che parto con le migliori intenzioni, poi si vedrà. Per prepararmi psicologicamente, da due giorni mi sto ripetendo che l’urlo libero è senz’altro ammesso
E per l’appunto, oltre a #mirabilandia e #mirablogtour (che sono gli hashtag ufficiali del blogger tour), potrete seguire le mie peripezie in diretta anche con l’hashtag #urlolibero. Sono convinta che sarà altamente liberatorioMa le emozioni del weekend non sono finite! Io e Irene abbiamo un’agenda fitta di appuntamenti ed eventi cui prendere parte. A cominciare da venerdì sera, quando approfitteremo dell’ospitalità dell’Hotel Al faro di Cervia, nell’ambito di Mira Blog Tour 2013, per programmare e pianificare nuovi progetti di collaborazione tra i blog Aury’s Passions e Cervia e Milano Marittima (so stay tuned!). Tra sabato e domenica, poi, oltre alle avventure di Mirabilandia e al nostro secondo incontro ravvicinato con il mondo equino, ci aspettano anche il festival della Romagna a Cervia e il festival del piccolo mondo antico a Rimini.
Ormai ci descriviamo come “la copia del brivido”… chissà quante ne combineremo nel weekend
Voi seguiteci su Twitter: come @AurysP e @CerviaeMM cercheremo di tenervi aggiornati su tutti i nostri spostamenti in giro per la Romagna… sempre se io non resto sul Katun ;-D