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Weekend in famiglia (USA 2013) Titolo originale: Family Weekend Regia: Olesya Rulin, Matthew Modine, Kristin Chenoweth, Eddie Hassell, Joey King, Robbie Tucker, Shirley Jones, Chloe Bridges, Adam Saunders Genere: famigliare Se ti piace guarda anche: Mamma, ho perso l’aereo, Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, Mrs. Doubtfire
Quale teenager sogna di passare un intero weekend in famiglia? Nessun teenager normale, esatto, ma la protagonista di questo film Emily non è una teenager normale. È una che come sport e divertimento principale nella vita… salta una corda. REALLY?
La 16enne Emily è interpretata dalla promettente attrice russa Olesya Rulin, che adesso ha 29 anni e quando ha girato questo film ne aveva 27. Ci credete che questa tipa qua...
…è credibile nella parte della 16enne sfigata? Eppure sì, quindi complimenti per la sua prova attoriale. In ogni caso Emily è una ragazzina che frequenta il liceo, ma non le interessano i ragazzi. Non le interessano nemmeno le ragazze, che pensate? Non si esalta per Justin Bieber o per i One Direction, grazie a Dio. Emily non pensa ai trucchi, ai vestiti, alle borse, alle scarpe. Non guarda le serie della The CW, non è una fan scalmanata di Hunger Games, non si diverte a uscire, o a fare neknominate, la moda alcolica che impazza (o almeno impazzava fino a qualche tempo fa) sul web tra i ggiovani.
Lei preferisce saltare la corda e in questo è la campionessa della sua scuola. E va beh, graziealcazzo, chi altri al liceo è così fuori da saltare la corda?
Emily però ha un problema. Oltre a quello di essere una pazza psicopatica che si diverte a saltare una corda. La sua famiglia non si interessa per niente alla sua attività “sportiva”. Chi può biasimarli? Il padre Matthew Modine (sì, quello passato da Full Metal Jacket a queste bambinate) è un artistoide tutto preso dai suoi quadri, la madre Kristin Chenoweth (la bionda con la voce squillante delle serie Glee, Pushing Daisies e GCB) è una workaholic senza ritegno, il fratello Eddie Hassell (già visto... da nessuna parte) è un ragazzo etero che si finge gay pur di attirare l’attenzione, l’altro fratello Robbie Tucker è mezzo autistico e la sorellina minore Joey King, già vista nella serie Fargo e in Wish I Was Here di Zach Braff, è l’idola della pellicola, una bimbetta che sogna di fare l’attrice e imita Jodie Foster ai tempi in cui faceva la baby prostituta in Taxi Driver.
E si veste pure da drugo di Arancia Meccanica.
Con una famiglia del genere, non stupisce allora nemmeno più di tanto il particolare hobby di Emily, che però non accetta di essere ignorata e così decide di sequestrare i genitori per un weekend. Uno spunto classico da commedia famigliare in cui in maniera altrettanto classica i vari membri della famiglia impareranno a conoscersi e si riavvicineranno. Sentite puzza di buoni sentimenti in arrivo? Urca, la sentivo anch’io. Ovviamente quell’odore non se ne va via dall’inizio alla fine, eppure il film riesce a schivare in maniera piuttosto scaltra i pericoli del buonismo più buono, risultando a tratti anche cattivella, per lo meno per essere pur sempre una commedia ammeregana di quelle da gustare in casa tutti insieme sul divano vicini vicini. Il Weekend in famiglia evita quindi di essere troppo sdolcinato, ma allo stesso tempo resta un filmetto che si guarda e si dimentica in un istante.
Se ve lo state chiedendo: perché diavolo io ho guardato un film del genere? Perché stavo male, avevo la febbre, e avevo bisogno di una visione disimpegnata di questo tipo, vi basta come spiegazione? In tal senso, il filmetto funziona e fa il suo dovere. In più, si segnalano le promettenti novelline Olesya Rulin e Joey King, di cui probabilmente sentiremo parlare ancora in futuro. Magari impegnate in pellicole meno bambineske. Chi invece cerca una pellicola indimenticabile… va beh, ma da un film che si chiama Weekend in famiglia, chi si aspetta una pellicola indimenticabile? Manco la gente che per divertirsi salta una corda. (voto 5+/10)
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