Un altro weekend è volto al termine, un weekend di quelli che definisco: ignoranti!
Proprio così. Ma è anche l'unico caso in cui la parola ignorante assume per quanto mi riguarda, un significato pieno, ricco, polposo, che non ha nulla a che spartire con l'ittica.
Di fatto non è successo nulla di trascendentale tale da smuovermi al punto da scrivere sul mio ormai dimenticato blog. Escludendo alcuni picchi di movida toccati nel tardo pomeriggio di Sabato per un aperitivo con amiche al Mimì e Cocò (http://www.mimiecoco.com/) dove peraltro, ho incontrato un latente Fabio Volo, non ho fatto molto. Ho ascoltato musica. Tanta musica.
Ho acquistato un cd di Ben Harper. Ho preso e perso diversi autobus. Ho incontrato gente male odororante. Ho inoltre ripreso a mangiare gelati nella gelateria sotto casa e non ho fatto le doverose pulizie del Sabato mattina come ogni casalinga che si rispetti è abituata fare. Poi c'è il divano. Il mio piccolo e comodo divano bianco dell'Ikea, il tavolino nero (anch'esso dell'Ikea) sul quale appoggiare i piedi il Mac e la coca-cola e, ABC. Una full immersion nelle serie televisive americane che sono diventate la morte mia o la mia morte, che dir si voglia.
Per controbilanciare l'enorme quantità di pochezza che ha regnato in questi due giorni, nella lista dei to-do di questa settimana, ho inserito un forse troppo enfatico: "visita nella biblioteca comunale di Roma". Entrarci e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, anche senza leggerlo, ma osservandone semplicemente la copertina, attorniata da un tot di persone acculturate mi rilassa, mi fa stare bene e mi fa anche sentire un po' più intelligente ed interessante di quella che sono realmente.
Sono le 21, tutto procede in slow motion e io vado a prepararmi la cena da ragazza single nella capitale, che poi non è che uguale a quella che preparavo da ragazza single nel paesino.
Un abbraccio,
Alice.