Approfittando di qualche bella giornata in questo autunno forse un po’ troppo precoce, abbiamo deciso di prendere in prestito il camper per una scampagnata di due giorni fuori città.
Seguendo i consigli di una collega, ci siamo diretti nella zona del Monte Conero, subito sotto Ancona, nelle Marche, dove peraltro ha sede l’omonimo parco.
Da Siena sono poco meno di 300 km, lungo una strada che -soprattutto sul tratto appennico- è poco più di una carrozzabile, mostrando tutta l’inefficienza dei lavori pubblici italiani con la vista su cantieri ed opere che sembrano abbandonate da anni.
Partiamo venerdì pomeriggio, per arrivare nel simpatico villaggio marittimo di Numana all’ora di cena. Essendo ormai finita la stagione turistica, non fatichiamo a trovare un parcheggio per il camper (anche se minacciosi, ed illegittimi, cartelli di divieto per camper e roulotte erano in bella mostra).
La passeggiata notturna per Numana ci svela un paesino molto affascinante che, anche se pesantemente stravolto dall’evidente flusso turistico, conserva ancora i tratti caratteristici dell’insediamento romano prima e del villaggio di pescatori poi.
Passiamo la notte in un parcheggio adiacente al centro, praticamente deserto, e l’indomani ci godiamo il caldo sole settembrino per una bella corsa lungo il lungomare, puntellato di stabilimenti balneari ormai praticamente chiusi. Sulla spiaggia pochissimi bagnanti ed una tranquillità incredibile: questa è la stagione migliore per godersi il mare !
Nel pomeriggio, spinti dalla curiosità e dalla vicinanza (poco più di 10 km), decidiamo di andare a Recanati e visitare la patria del poeta Giacomo Leopardi ed il suo caro “ermo colle“. Sorpresa estremamente gradita è stato il trovare un’area camper attrezzata e gratuita proprio adiacente alle mura del centro storico, comodissima per visitare la città.
Sosta Camper a RecanatiC’è una comodissima e gratuita area di sosta per camper a poche centinaia di metri dal centro storico, gestita dal locale club dei camperisti.Il centro storico di Recanati è molto carino e ben curato e la ragazza dell’APT, gentilissima, ci offre tutta una serie di indicazioni su cosa vedere in città e nei dintorni. Deludente, tuttavia, la visita alla casa di Giacomo Leopardi: 5€ per visitare la biblioteca della potente famiglia Leopardi (il padre Monaldo era gonfaloniere/sindaco di Recanati), con una “guida” dalla voce talmente impostata da sembrare una registrazione. Certo, comprensibile che debba ripetere la stessa tiritera più volte al giorno ma un minimo di enfasi aiuta comunque ad entrare in empatia con i visitatori. E comunque, guida a parte, la visita alla “casa” (alle “case” in generale, se non per evidenti motivi di studio…) rappresenta forse lo sfogo di una curiosità morbosa che ben poco ha a che fare con la cultura in sé, considerando che spesso gli ambienti sono stati successivamente adattati allo scopo e, pertanto, artificiali.
Dopo una passeggiata per le vie del centro e l’imperdibile vista all’ermo colle (proprio accanto all’abitazione del poeta), con tanto di foto ricordo sotto l’epigrafe del suo verso più famoso, rimarrete comunque delusi dall’assenza di panorama: forse quelli che ai tempi del poeta (fine ‘700-inizio ‘800) erano esili arbusti, ad oggi sono imponenti conifere e querce che mascherano la visione sull’infinito: vi dovrete accontentare di qualche squarcio tra gli alberi sulle circostanti colline marchigiane.
Conclusa la gita a Recanati, seguendo i consigli della ragazza all’APT, ci rechiamo al vicino borgo di Castelfidardo, dove è in programma la serata conclusiva di PIF2014 essendo, lo scopriremo dopo, la capitale mondiale della Fisarmonica. In particolare, è esposta la più grande fisarmonica funzionante mai costruita, con tanto di certificato dei Guiness dei Primati !
Sosta Camper a CastelfidardoPer i camperisti, a Castelfidardo abbiamo parcheggiato su uno spiazzo recuperato dalla bonifica di un’area industriale a poche centinaia dal centro storico, in via Monterrosi incrocio Via Quasimodo.Castelfidardo, anche se lo abbiamo visto solamente by night, è molto carino e ben curato. Tuttavia nulla di speciale, a meno che non siate appassionati di musica.
Passiamo la serata e la nottata qui, per poi ripartire l’indomani alla volta della vicina capitale religiosa della zona: Loreto.
Loreto, nota al mondo per l’omonima Madonna Nera, è una delle capitali religiose italiane e si vede: il paesino, piccolo, è strutturato tutt’intorno alla imponente basilica ed antistante piazza, dove migliaia di fedeli si riversano per visitare la Basilica della Santa Casa e partecipare alle funzioni religiose che si celebrano ogni ora.
Sosta Camper a LoretoA Loreto ci dirigiamo verso l’area attrezzata di sosta per i Camper: 5€ mezza giornata, 10€ giornata intera, a circa 100 mt dalle mura del centro storico.Personalmente, da persona non credente, devo dire che mi ha deluso molto. Prevale ovunque l’aspetto commerciale, con tantissimi negozietti e banchini dediti a vendere ogni sorta di paccottiglia pseudo-religiosa a schiere di attempati e chiassosi gitanti. Senza voler offendere i credenti, anche l’interno della basilica e relativa “casa” non mi ha entusiasmato particolarmente: la fila per le confessioni, il frate che raccoglieva gli oggetti da benedire, l’offerta di indulgenze plenarie a patto che… insomma, non ho sentito misticismo ma solo tanta apparenza…
Per il resto, il borgo di Loreto non è particolarmente entusiasmante, così decidiamo di spostarci nuovamente e di tornare sul mare: andiamo così verso la vicina località di Porto Recanati, dove pranziamo e ci godiamo queste ultime ore di sole prima di ripartire verso casa.
Nel pomeriggio, dovendo affrontare comunque oltre 3 ore di strada, ripartiamo verso casa. Decidiamo di fermarci a visitare la città di Osimo, anche questa consigliata dalla ragazza all’APT, dove parcheggiamo vicino al Parking Multipiano sottostante il centro storico, abbarbicato sulla sommità di una collina.
Da qui, sfruttando la comoda funicolare per il centro, visitiamo il piacevole e tranquillo borgo di Osimo, dalle evidenti origini medievali. Tra l’altro ad Osimo è possibile visitare (noi non l’abbiamo fatto per mancanza di tempo) delle grotte sotterranee proprio sotto l’abitato…
Abbiamo visitato la Cattedrale di San Leopardo, molto molto affascinante, con una delle più belle cripte che abbia mai visto, per poi dirigersi (casualmente) verso la Basilica-Santuario di San Giuseppe da Copertino, il frate “volante” patrono degli studenti (l’agiografia dice che era una “capra”, scolasticamente parlando…). Nella cripta della basilica sono conservate le sue spoglie mortali, all’interno di un sarcofago di argento a raffigurazione del suo corpo.
Dopo una breve passeggiata lungo la via principale, ripartiamo alla volta di casa: anche questa breve vacanza è giunta al termine, con uno splendido ricordo della gentilezza delle persone, dal panettiere alla barista, che hanno reso ancora più piacevole la permanenza.