Febbraio.
Per certi versi è il mese più duro dell’anno per quello che mi riguarda.
Perchè, ok, dicembre sarà pure snervante per le corse tra lavoro, scuola, regali, negozi pieni di gente, traffico.
Però ci sono le vacanze natalizie.
Gennaio rappresenta il nuovo inizio e, anche non volendo, si è anche in minima parte positivi, alla ricerca magari di un cambiamento che farà girare le cose per il verso giusto.
O, comunque, è l’inizio.
E qualsiasi cosa, appena inizia sembra positiva.
Poi tocca a noi.
Nel senso che poi arriva il momento più difficile, ovvero, mantenere la positività.
Ecco.
Febbraio rappresenta il vero inizio della salita.
E tutto sta a come si affronta.
Se parti bene, dopotutto, riesci a proseguire bene, anche e nonostante la fatica.
Se, invece, la partenza è così così arrivare al traguardo (ovvero a fine anno) sarà durissima.
Col rischio di ritrovarsi col muso lungo per gran parte del tragitto.
Bon.
Nonostante tutto ho deciso di partire col sorriso e con un atteggiamento positivo.
E non potevo scegliere libro più adatto allo scopo.
Il mio augurio per questa settimana è di cominciare bene.
Non importa cosa.
Ma iniziate, credeteci e ricordatevi sempre di sorridere (che aiuta assai!).
Non buttiamoci giù, Nick Hornby
Su un altissimo grattacielo londinese, la notte di San Silvestro, mentre imperversano botti e festeggiamenti, un presentatore televisivo in crisi matrimoniale e professionale decide di suicidarsi buttandosi giù dall’ultimo piano. Ma al momento decisivo si accorge di non essere da solo su quel grattacielo: c’è vicino a lui una donna disperata, senza lavoro e senza marito, alle prese con un figlio autistico. Anche lei sta per buttarsi giù. Ma spuntano anche una ragazzina di 15 anni, sedotta e poi lasciata da un ragazzo, e un musicista americano fallito, ora cameriere in una pizzeria, pure lui abbandonato dalla ragazza. Anche loro vogliono suicidarsi. Forse sono un po’ troppi…
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