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Welfare migliore? La Cina incentiva le nascite

Creato il 25 gennaio 2013 da Uccronline

Bimbo cineseCome prevedibile dalle dichiarazioni della Fondazione per la ricerca sullo sviluppo cinese di due mesi fa, non tardano i primi provvedimenti atti a rivedere la politica demografica della Cina: la politica del figlio unico apparterrà presto al passato, precisamente dal 2015, quando verrà consentito il secondo figlio e dal 2020, quando le nascite saranno completamente liberalizzate.

Nel frattempo però esistono delle città in cui è già possibile, per coppie autorizzate dalla legge, generare un secondo figlio: una di queste è Shangai, e le autorità si sono rivolte ai cittadini interessati perché provvedano al più presto, in modo da poter sostenere meglio welfare e pensioni nel futuro.

Autorizzare la nascita di un secondo figlio non è però sufficiente: delle coppie a cui è stata data questa possibilità l’anno scorso (circa dodicimila) solo la metà ha generato un secondo figlio, mentre quest’anno solo l’8,6% ha collaborato con la nuova politica governativa. Ciò avviene a causa dell’alto costo della vita nella metropoli (capitale economica della Cina), motivo per cui le autorità stanno attualmente pensando ad agevolazioni e incentivi per favorire la nascita di questi secondogeniti.

Michele Silvi


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