NOTIZIE (Londra). Tra poche ore l’arbitro Rizzoli darà il fischio d’inizio della prima finale tutta tedesca nella storia della Champions League. A Wembley, per la seconda volta in tre anni, andrà in scena l’ultima atto nella corsa alla Coppa dalle grandi orecchie tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Da un lato i bavaresi che con la loro potenza chirurgica hanno dominato la Bundesliga chiusa molto prima del tempo con 25 punti di vantaggio sugli avversari di questa sera e che nei precedenti turni hanno dato annullato la crescente Juventus e il calante Barcellona, dall’altro Jurgen Klopp con la sua truppa di gialloneri per dimostrare che proprio quel distacco non rispetta il divario di valori in campo e per rinverdire i fasti, dopo essere stati ad un passo dalla bancarotta, del 1997 quando arrivò la prima Champions League dopo la vittoria in finale sulla Juventus.
La pressione è tutta sul Bayern Monaco: il peso del pronostico ma soprattutto il fantasma del “non c’è il due senza il tre” dopo le sconfitte, sempre in finale, del 2010 contro l’Inter e dello scorso anno, ai rigori contro il Chelsea. E il Borussia Dortmund potrebbe sfruttare il suo ruolo di outsider per giocare un brutto tiro ai cugini bavaresi, in fondo la squadra di Klopp ha sicuramente meno da perdere e non sarebbe la prima volta che chi si presenta all’atto finale come sfavorito abbia la meglio. Pochi giorni dopo il passaggio alle semifinali le due squadre si incontrarono in Bundesliga ma poco si può trarre da quell’incontro, un pareggio per 1-1, dove si giocò più che altro a nascondino.
Sarà anche il passo d’addio dai rispettivi per alcuni grandi protagonisti che vorranno gettare in campo tutto l’orgoglio dell’ultima volta. In primis Jupp Heynckes che potrebbe lasciare come pesante fardello a Pep Guardiola, annunciato in febbraio, un triplete difficile da ripetere, tra i gialloneri potrebbe essere vicino alla partenza uno dei grandi artefici, a suon di goal, della splendida stagione del Borussia, quel Robert Lewandowski appetito da molti club. Un infortunio ha tolto Mario Gotze dall’imbarazzo di incrociare i bulloni con la sua prossima squadra.
Le premesse per un grande spettacolo ci sono tutte, che vinca il migliore e soprattutto che sia veramente un grande spettacolo calcistico.