Wernher Magnus Maximilian Freiherr Barone von Braun nacque esattamente un secolo fa a Wirsitz in Prussia (l’odierna Wyrzysk), ma a otto anni si trasferì con la famiglia di origine tedesca a Berlino, per effetto dell’annessione della sua città natale alla Polonia in seguito al trattato di Versailles. Il piccolo Wernher sembrava un bambino non particolarmente dotato nello studio della fisica e della matematica, però la lettura del libro Die Rakete zu den Planetenräumen (Il missile nello spazio interplanetario) scritto nel 1922 dal fisico Hermann Julius Oberth, pioniere della missilistica e dell’astronautica, lo affascinò a tal punto da indurlo a studiare ore intere la matematica. Entrò a 18 anni nell’istituto di Tecnologia di Berlino e poi nella Verein für Raumschiffahrt (Società dei voli spaziali), dove incontrò e assistette lo stesso Oberth. L’ingresso nell’Università di Berlino, la laurea, il dottorato in fisica portarono von Braun a essere uno dei massimi esperti sulla propulsione a razzo. Dopo il fallimento della Verein für Raumschiffahrt il giovane fisico seguì il suo mentore Walter Dornberger a Peenemünde, dove si era costituita un’industria sullo sviluppo e la ricerca missilistica, controllata poi dalla Luftwaffe. Nel 1937 von Braun si iscrisse al Partito Nazista, nel 1940 divenne ufficiale delle SS e raggiunse tre anni dopo il grado di Sturmbannführer (maggiore). Nel frattempo, insieme a Dornberger, sviluppò il missile balistico a lungo raggio A-4 e il missile supersonico anti-aereo Wasserfall. Nel settembre 1944 il missile A-4, ribattezzato V2 (Vergeltungswaffe 2, “arma di rappresaglia 2”), fu lanciato la prima volta in Europa occidentale e successivi lanci uccisero più di duemila persone in Gran Bretagna e in Belgio. La fabbrica principale dei razzi V2, diretta dalle SS nei sotterranei del lager di Mittelbau-Dora, impiegava prigionieri per la realizzazione degli ordigni e si stima che almeno 20.000 furono le vittime del lavoro massacrante e delle condizione igieniche pessime. Solo in seguito Von Braun dichiarò di provare vergogna per quanto accaduto a Mittelbau-Dora… Nella primavera del 1945, con l’avanzata dell’Armata Rossa, von Braun radunò la sua equipe e chiese di decidere con chi schierarsi: impauriti dai russi, dal trattamento che avrebbero ricevuto dopo la guerra, e dagli inglesi, che avevano già dichiarato von Braun criminale di guerra per i morti causati dai V2, tutti i componenti dell’equipe scelsero di consegnarsi agli americani. Muniti di documenti falsi, von Braun e i suoi collaboratori attraversarono in treno la Germania evitando le rappresaglie delle SS, che avevano l’ordine di uccidere gli ingegneri tedeschi in fuga, e riuscirono nel loro intento consegnandosi agli americani il 2 maggio 1945.
Grazie alla segreta Operation Paperclip, ideata dal capo della CIA Allen Dulles, Von Braun poté essere trasferito sul suolo americano insieme ai suoi collaboratori e stabilirsi a Fort Bliss, nel Texas. Nel 1950 von Braun e la sua equipe furono trasferiti a Huntsville, in Alabama, dove rimasero per vent’anni. Qui von Braun fu nominato direttore della Divisione di Sviluppo dell’ABMA (“Army Ballistic Missile Agency”) e fino al 1956 diresse la squadra di sviluppo dell’esercito alla creazione del razzo Redstone, squadra che già nel 1954 sarebbe stata in grado di lanciare un satellite in orbita nello spazio, se non fosse stato per il veto del presidente Eisenhower, d’accordo con la classe politica americana che favorì il progetto Vanguard della Marina militare. Dal momento che i sovietici anticiparono gli Stati Uniti lanciando il primo satellite della storia, lo Sputnik 1, il 4 ottobre 1957, si cercò di correre ai ripari lanciando in anticipo il Vanguard TV3, il 6 dicembre 1957, con risultati catastrofici: il razzo che sosteneva il satellite ricadde a terra e si incendiò. Fu così che iniziò la vera avventura di von Braun, che contribuì al lancio del primo satellite americano, Explorer 1, il 31 gennaio 1958. Precedentemente, già nel 1952, von Braun aveva presentato due progetti ambiziosissimi, uno per l’esplorazione di Marte e l’altro per una stazione spaziale orbitante, entrambi pubblicati sulla rivista Collier’s. Walt Disney lesse gli articoli di Collier’s e si appassionò a tal punto da produrre una serie televisiva sull’esplorazione dello spazio, che andò in onda in tre puntate: la prima Man in Space (L’uomo nello spazio) andò in onda il 9 marzo 1955 e fu seguita da oltre quaranta milioni di americani, la seconda, in onda il 28 dicembre 1955, fu Man and the Moon (L’uomo e la luna) e l’ultima, Mars and Beyond (Marte ed oltre) trasmessa il 4 dicembre 1957. Von Braun fece da direttore tecnico e apparve sullo schermo in tutte e tre le puntate, diventando così molto popolare negli Stati Uniti. La collaborazione con Disney continuò negli anni seguenti: Disney aveva in mente di costruire un enorme parco di divertimenti, Disneyland, e von Braun aiutò la progettazione della sezione dedicata al futuro, Tomorrowland, la cui attrazione maggiore era il viaggio verso Marte.
In seguito alla creazione della NASA, istituita con una legge del 29 luglio 1958, von Braun fu trasferito insieme alla sua equipe dall’ABMA al nuovo centro spaziale della NASA, il Marshall Space Flight Center, sempre nella città di Huntsville, in Alabama. Von Braun fu il primo direttore del centro, dal 1960 al febbraio del 1970, e grazie allo sviluppo del suo progetto, il Saturn (un razzo propulsore in grado di portare astronauti sulla Luna), l’equipaggio dell’Apollo 11 poté allunare il 16 luglio 1969. Nel 1970 von Braun fu nominato delegato al NASA’s Deputy Associate Administrator for Planning, ma l’interruzione del programma Apollo lo deluse profondamente e il 26 maggio 1972 rassegnò le sue dimissioni. Dopo aver lasciato la NASA il 1° luglio 1972 divenne vice-presidente nella sezione Engineering and Development delle industrie Fairchild a Germantown, nel Maryland, e fu molto attivo nella promozione del National Space Institute, il precursore della odierna National Space Society. Nel 1976 diventò membro del consiglio di amministrazione della Daimler-Benz nonché consulente scientifico di Lutz Kayser, amministratore delegato della tedesca OTRAG (Orbital Transport und Raketen), la prima compagnia privata ad occuparsi della produzione di veicoli di lancio. Nel 1973 in un controllo di routine Wernher von Braun aveva scoperto di avere un carcinoma renale e, nonostante le cure, il 16 giugno 1977 si spense ad Alexandria (Virginia), all’età di 65 anni. Fu sepolto all’Ivy Hillside Cemetery.
© Marco Vignolo Gargini