Magazine Diario personale
No, non mi sono data alle pere ormonali senza avvertirvi; no, non mi sono persa nella foresta di Robin Hood alla ricerca ddel neonato perduto da rubare alla lupa di turno (anche se ho letto storie su forum vari di gente che spera di trovare neonati lasciati in giro per strada, e ho visto sceneggiati televisivi qui in UK in cui si rappresentano donne che fanno la FIVET come pazze pronte a rubare neonati dal reparto maternita'); no, non ho abbandonato la causa (mai!).
Stavo semplicemente facendo quello che faccio quando ho qualcosa di importante in ballo: procrastino.
Logico, no?
Il fatto e' che mi si prospettava, sempre piu' incombente, il Grande Giorno, ovvero la discussione della mia tesi di dottorato.
Dopo anni e anni - e quando dico anni non intendo i canonici tre, no no io devo sempre fare quella che ci mette di piu' ad ottenere quansiasi cosa - finalmente oggi sarebbe stato il giorno in cui avrei discusso la tesi e cominciato a liberarmi di questa zavorra che mi ha accompagnata (e menomata, ve lo assicuro), per cosi tanto tempo.
Dico "cominciavo a liberarmene" perche' qui in UK la prassi e' che dopo la discussione, ti danno le correzioni da fare, che variano dai 3 ai 12 mesi. Insomma, qui una tesi e' una faccenda seria, come e' giusto che sia, anche per dare soddisfazione a chi la scrive.
Quindi, ecco, in preparazione al Grande Giorno mi ero avvicendata in una serie di rituali scaramantico-procrastinatori: tutto tranne che leggere la mia tesi, per ricordarmi cosa ho scritto, visto che l'ho consegnata quattro mesi fa.
Mi sono buttata in lavoretti vari in universita', ho fatto volontariato, ho buttato giu' una bozza per un articolo scientifico, sono andata a teatro, ho scroccato un massaggio, ma soprattutto, sono andata a lezione di FlashDance!
Si, nella mia palestra danno lezione di balletti alla FlashDance, e quando me l'hanno detto non mi pareva vero, io che da sempre sono patita di balletti vari, ma soprattutto di fuseaux, scaldamuscoli e felpe slabbrate. Quindi, immaginatevi pure Sfolli che, pur di non pensare alla discussione della tesi, suda, butta la testa a destra e a sinistra come un'indemoniata, si lancia in acrobazie inenarrabili a ritmo di What a fee-liii-ing!
Gia' mi immaginavo, al ritorno dalla palestra, che mi presento alla commissione in tutina fluo, appoggio le mie 95.000 parole di tesi sul tavolo della commissione, la apro, schiaccio il metaforico tasto play, e comincio a balbettare "Ecco, la mia tesi tratta di x...cioe', veramente non proprio di x...insomma, anche di y...con un po' di z...". E poi richiudo il faldone, respiro profondamente, e dico "Scusate, posso ricominciare da capo?", riapro il faldone, schiaccio play, e mi lancio in una rutilante serie di exploit intellettuali, finche' i miei neuroni non fanno scintille, e la commissione, folgorata da tanto intellettual valore, si lancia in una frenesia di applausi e mi conferisce il dottorato senza correzioni - una cosa senza precedenti storici - e mi incorona con un contratto di ricerca a tempo indeterminato, da svolgersi nella citta' e nel Paese di mia scelta.
Ecco, tutto questo "ambaradan preparatorio" aveva anche funzionato, e ieri mattina, a 24 ore dall'ora x, salivo gli scalini della biblioteca universitaria carica come una molla, saltellando a ritmo di Rocky, e per poco non mi mettevo a tirare pugni all'aria, pronta a dare una lettura veloce alla tesi, e viaaaa!
Via verso lidi piu' sereni, via verso la prossima FIVET, via verso il trasloco in Italia quest'estate...via verso l'inizio di una nuova fase della mia vita (PhD free)!
E invece cosa succede alla vostra Sfolli?
Succede che entro in sala computer, faccio il log-in, e non ho neanche il tempo di togliermi il cappello bianco peloso da abominevole donna delle nevi che...vedo una mail che svetta minacciosa in cima al mio inbox. Mittente: L'Impero del Male, ovvero, la capa della commissione esaminatrice. Che mi annuncia che e' stata colta da bronchite, che e' agli arresti domiciliari, e che la discussione va rimandata a data da destinarsi.
Ora, ricordate la gloriosa ballerina di FlashDance, Rocky e i suoi saltelli e pugni all'aria, la Sfollli super eroe pronta a fulminare la commissione...ecco, dimenticatevela. E immaginatevi il volto dell'abominevole donna cappelluta trasformarsi in un'espressione di terrore, portarsi le mani alle guance, ed emettere un apocalittico NOOOOOOO! Immaginatevi il brusio della sala computer ammutolirsi per cedere all'eco del suddetto gemito primordiale.
Devo aver fatto paura a piu' di una persona, in quel momento. Ma non me ne imporatva nulla, perche' non credevo a quello che stavo leggendo, e l'ho dovuto rileggere parecchie volte per registrarlo per bene tra quei due neuroni desolati a cui erano caduti i guanti da box.
Ora, vi chiederete perche' non puo' delegare ad altri.
Vi chiederete perche' non si puo' fare la discussione con un membro in meno in commissione.
Vi chiederete perche' questa non puo' alzare il rovente sederino e venire ad esaminarmi lo stesso.
Beh, la risposta e' che, ripeto, qui la discussione di una tesi di dottorato e' una faccenda seria, in cui ch esamina deve aver letto la tesi, e in cui i membri della commissione sono scelti con mesi e mesi di anticipo, affinche' ci si possa assicurare che la tesi venga letta e giudicata da esperti del settore. E che non vorrei avere una febbricitante iena in preda ad attacchi rabbiosi che mi esamina.
Quindi, questa discussione non s'ha da fare.
Almeno non oggi.
PS Volevo anche segnalarvi una stupenda iniziativa di Ely (a sua volta segnalata da Wanesia sul blog di Nina), i Libri Vagabondi!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Convergenze parallele (osservazioni generali in margine agli Esami di Stato)
Ci sono cose che non si possono pubblicare in forma narrativa, o per lo meno non in tutti i tempi. Così, mentre l’attesa degli esiti ufficiali degli orali... Leggere il seguito
Da Povna
DIARIO PERSONALE, PER LEI, SCUOLA -
Tempi di cottura
Ore 4.30. Una mattina come tante di un lunedì come tanti. Mentre la maggior parte delle persone sta ancora dormendo, suona la sveglia di Anna Maria: una... Leggere il seguito
Da Andrea Venturotti
RACCONTI, TALENTI -
Che lavoro fai???? vivo!!
Rifletto spesso , forse troppo sulla mia vita attuale , non amo i paragoni con il prima , preferisco concentrarmi sul QUI E ORA , per questo ancora di più mi... Leggere il seguito
Da Riccardomichela
CONSIGLI UTILI, PER LEI -
Banalizzazione della morte
L'Uomo uccide. Il mito di Caino è sempre vivo e presente. Il secolo scorso, in cui io sono nata, si è caratterizzato per orribili bagni di sangue in cui, anche... Leggere il seguito
Da Ritacoltellese
DIARIO PERSONALE -
“Chiedimi quello che vuoi. La trilogia” di Megan Maxwell
La trilogia: Chiedimi quello che vuoi-Ora e per sempre-Lasciami andare via Dopo la morte del padre, Eric Zimmerman, proprietario della compagnia tedesca... Leggere il seguito
Da Vivianap
CULTURA, LIBRI, RACCONTI, TALENTI -
Quel che resta del viaggio – guida rapida su Melbourne e Victoria
In preda a un jet-lag che mi fa addormentare alle dieci della sera e svegliare alle sei del mattino, ho ripreso la mia vita a Barcellona. Sono scesa dall'aereo... Leggere il seguito
Da Giulia Calli
DIARIO PERSONALE, TALENTI