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WhatsApp killed the sms star

Creato il 30 luglio 2013 da Redatagli


sms

Da quando esistono – una quindicina di anni, ma sembra da sempre! – per la prima volta il numero di sms scambiati dagli italiani è sceso. Secondo i dati di Agcom nel primi tre mesi dell’anno in Italia ne sono stati scambiati 22,5 miliardi, il 4% in meno rispetto al primo trimestre del 2012. Colpa della crisi? No: è un effetto collaterale del boom dei messaggi istantanei sugli smartphone da WhatsApp ai suoi cloni meno popolari.

A marzo, riporta ancora l’Osservatorio trimestrale dell’Agcom, si è osservato un calo degli accessi complessivi per circa 450 mila linee fisse. Le applicazioni gratuite scricabili sugli smartphone stanno cambiando le abitudini di comunicazione degli italiani.

Non è difficile capire perché: queste app sono gratuite (o quasi) e i messaggi da inviare pure. Inoltre, permettono di scaricare in tempo reale foto e video, perlomeno quelli non troppo pesanti. A poco sono servite le poderose campagne delle compagnie di telefonia mobile e i relativi pacchetti da centinaia di sms gratuiti.

Negli ultimi dodici mesi, la crescita degli accessi a larga banda e valutabile intorno alle 250 mila unità. Ed è proprio sulla banda larga che si gioca la nuova partita delle telecomunicazioni. Nel 2013 per la larga banda mobile, le sim che hanno effettuato traffico dati hanno sfiorato i 32,5 milioni, (+16,7% rispetto al corrispondente valore del 2012).

Tra i sistemi di messaggistica più diffusi in Italia, WhatsApp guida la classifica seguito da Skype, come mezzo privilegiato della conversazione telefonica via web.

@twitTagli


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