No, Whatsapp non fa sconti agli utenti molto attivi
“Whatsapp sta per diventare a pagamento a meno che tu non sia un utilizzatore frequente. Se hai almeno 10 contatti invia questo sms e il logo diventerà rosso per indicare che sei un frequente utilizzatore.” Questo è un esempio del testo che circola, principalmente come SMS e come messaggio su Facebook, a proposito dell’applicazione di messaggistica per telefonini Whatsapp.
È una bufala. Lo segnala Hoax-Slayer.com, che cita il testo della versione inglese dell’appello fasullo: “WhatsApp is going to cost us money soon. The only way that it will stay free is if you are a frequent user i.e. you have at least 10 people you are chatting with. To become a frequent user send this message to 10 people who receive it (2 ticks) and your WhatsApp logo should turn Red to indicate a frequent user”.
Lo segnala anche il sito del produttore senza troppi giri di parole: “È una bufala. Davvero”. È semplicemente una variante di bufale analoghe che circolano a proposito di MSN Messenger e altri servizi. A seconda del sistema operativo, l’applicazione in sé può essere a pagamento (99 cent sull’App Store di Apple, per esempio) oppure gratuita ma con pagamento di un canone dopo il primo anno d’uso (1,99 dollari/anno sull’Android Market, per esempio). Mandare il messaggio-bufala a dieci amici e diventare utenti assidui non cambia questi costi. Non ci voleva molto per scoprirlo, ma come al solito per molti è più comoda la strada pigra dell’inoltrare a tutti senza controllare.
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Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.