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When the Day Breaks

Creato il 16 febbraio 2013 da Eraserhead
When the Day BreaksEnnesimo gioiello custodito in quel prezioso scrigno che risponde al nome di National Film Board. Traendo graficamente linfa da un capolavoro totale come Maus di Spiegelman (anche qui sul corpo umano è piazzata una testa animale), la coppia Forbis-Tilby imbastisce il proprio corto partendo dalla forma che di certo non è mansueta: tremola, schizza, sborda e sbrodola, c’è una sferzante sensazione di vertigine che trascina in questo spaccato quotidiano, “normalissima” cronaca di un giorno qualunque che, sotto la lente delle animatrici, assume significati pressoché universali. La sensazione è che pur trattandosi di un corto della durata di pochi minuti, ed anche se di primo acchito alcune situazioni possono indurre alla leggerezza (la scrofa che sbuccia le patate), si evince che per parlare con pertinenza di vita & morte non c’è bisogno di enormi sforzi produttivi, in un caso come questo l’abbattimento dialogico diventa la migliore delle sintesi possibili al pari del vento estroso che scuote l’intero film: i significati colano giù dalla potenza dell’immagine e almeno per il sottoscritto va benissimo così.
L’estetica si profila come la chiave per accedere al cuore dell’opera, si tratta di un’apprezzata scorciatoia che arriva sparata come una freccia, ne vale come esempio principe il flashback centrale del gallo, una di quelle sequenze che qualunque organo narrativo ha proposto e proporrà in lungo e in largo ma che qui acquista cifre d’intensità geniale (o viceversa) suggellate dalla tagliente istantanea dell’uovo. Profonda, incantevole e azzeccata l’allegoria del fato traslato nei labirinti delle condutture, idriche ed elettriche, che come i fili di una ragnatela cingono il vivere sia del vicino di sopra, di quello sotto, di un fruttivendolo, di un autista, che di un limone. Palma d’Oro nel ‘99 a Cannes e nomination all’Oscar l’anno seguente; qui il riconoscimento andrà a Il vecchio e il mare (1999), ma sebbene abbagliante, il lavoro di Petrov non può che guardare dal basso verso l’alto When the Day Breaks. Parere personale, ovviamente.

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