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Whispering Willows – Dentro la casa dei fantasmi

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 15/10/2014

Cover Whispering Willows

Mobile - PC TESTATO SU
PC

Genere: ,

Sviluppatore: Night Light Interactive

Produttore: Night Light Interactive

Distributore: Digitale

Lingua: Inglese (sub ITA)

Giocatori: 1

Data di uscita: 09/07/2014

VISITA LA SCHEDA DI Whispering Willows

Pro-1Graficamente molto bello Contro-1Lento il ritmo e lenta la protagonista

Pro-2Buona colonna sonora Contro-2Enigmi molto semplici

Pro-3Alcune buone idee nella storia Contro-3Poco longevo

Il genere delle avventure grafiche è da anni uno dei più bistrattati di tutto il mercato videoludico. Nonostante venga dato regolarmente per spacciato con l’ampliamento del digital delivery, questa categoria di prodotti ha trovato una nuova giovinezza e oggi va più forte che mai: con le numerose uscite sono rari i casi di giochi in grado di raggiungere la fama tra il grande pubblico e, oltre ad assere poco considerati dal mass market, le avventure grafiche sono anche uno dei generi più auto-conservativi tra tutti quelli presenti sul mercato.

Da quanto Monkey Island e Gabriel Knight fissarono i canoni dei punta e clicca, oltre vent’anni fa, le evoluzioni del genere sono state limitatissime. Naturalmente esistono alcune eccezioni e saltuariamente nascono giochi desiderosi di uscire da classico sentiero già battuto e Whispering Willows fa parte di queste eccezioni, tra fantasmi e case abbandonate avremo il nostro bel da fare per aiutare la protagonista Elena a completare la sua missione.Vediamo insieme cosa ha di diverso e se vale la pensa avventurarsi assieme a lei.

WhisperingWillows

SIAMO TUTTI GHOSTBUSTER

Whispering Willows ci introduce molto rapidamente nel suo mondo presentandoci la giovane Elena, una ragazza normale intenzionata a rintracciare suo padre scomparso all’interno di un maniero abbandonato. La trama ci porta a vivere un’avventura fantasy fatta di fantasmi e poteri sovrannaturali, con uno sviluppo della storia affidato a note e pagine di diario che potremo recuperare esplorando a dovere tutti gli ambienti. L’espediente narrativo utilizzato non è molto originale: la fase di scrittura dei testi molto probabilmente non è stata commissionata a una persona del settore e il risultato si vede. Senza voler infierire su un titolo indipendente il racconto è stato scritto con uno stile veramente poco appassionante mentre dovrebbe essere il collante di tutte le varie vicende. La casa abbandonata piena di spettri è probabilmente l’ambientazione più abusata di sempre per una storia dell’orrore, e il gioco sembra non riuscire ad offrire nulla in grado di allontanarsi dai soliti stereotipi. La sceneggiatura di Whispering Willows non è originale e la sensazione di già visto si fa sentire fin dalle prime battute del gioco. Fortunatamente, sono presenti anche alcune buone idee, e in un paio di occasioni il gioco, senza spaventare, riesce a generare un po’ di tensione. I testi sono tutti nella nostra lingua, la traduzione di per sé è fatta bene, ma non basta a salvare una storia poco ispirata. Il gioco al posto di ispirarsi ai classici del genere delle avventure grafiche prende esempio dai Metroidvania. Sviluppato lungo una mappa bidimensionale, il gioco ci porterà a  vagare per numerosi ambienti raccogliendo oggetti e risolvendo puzzle perlopiù ambientali. Elena potrà raccogliere alcuni strumenti che utilizzerà in automatico al momento opportuno: tramite il tasto “E” potrete richiamare un piccolo inventario, che vi ricorderà casomai lo dimenticaste cosa vi portate dietro. Sfortunatamente, questa feature è quasi inutile, difatti se avremo gli strumenti necessari Elena compirà tutte le azioni interattive da sola, lasciando a noi il compito di guidarla attraverso le labirintiche ambientazioni. La nostra protagonista porterà con sé uno speciale medaglione che le permetterà, ogni volta che vorrà, di trasformarsi in spettro. La forma ultraterrena ha una triplice valenza, difatti avrete la possibilità di passare in spazi altrimenti troppo stretti, interagire con determinati oggetti e in alcuni frangenti vi darà l’occasione di parlare con altri fantasmi. Durante il peregrinare potremo incontrare spettri desiderosi di affidarci missioni -sfortunatamente le quest forniscono sempre le medesime situazioni – mentre altri spiriti non avranno voglia di parlarci, e alcuni saranno addirittura animati da intenzioni decisamente ostili.

Per quanto ai tempi del Kickstarter le premesse fossero decisamente buone, il gameplay sviluppato risulta molto limitato. Gli enigmi proposti oltre ad essere ripetitivi sono veramente troppo semplici e capiterà solo una volta durante le battute finali di doversi fermare un attimo per capire cosa fare. Il gioco offre continuamente indizi sul come procedere e dove andare per trovare il necessario, al giocatore resta così il compito di aguzzare la vista e capire dove passare in forma eterea. I puzzle ambientali lavorano molto sulla natura labirintica degli ambienti, niente di veramente originale, e per analizzare un oggetto vi basterà semplicemente passargli davanti, nonostante questo vi capiterà più volte di attraversare la stessa stanza alla ricerca di una nota dimenticata. La forma spettrale, che dovrebbe aiutare portando un po’ di varietà, sfortunatamente non riesce a compiere il suo lavoro, e passata la prima locazione svilupperete rapidamente l’occhio per individuare immediatamente tutti i passaggi dove potrete usare il vostro avatar fantasma. Anche le fasi di pericolo potevano essere sviluppate meglio e nelle rare occasioni in cui sarete minacciati dalle presenze ostili vi basterà semplicemente scappare da loro. Una piccola nota che ci pare opportuno segnalare è come Elena sia lenta da morire e questo influisce sul ritmo del gioco. Segnalato il problema da più giocatori, gli sviluppatori hanno rivendicato l’idea della lentezza, giustificandola dicendo che una maggiore velocità avrebbe reso meno immersivo il gioco. Probabilmente hanno ragione, resta però il fatto che le fasi di backtracking sono abbastanza tedianti. Avessero aumentato leggermente la velocità di camminata, esplorare gli ambienti sarebbe stato probabilmente un po’ più divertente e la sensazione che ci ha lasciato è che il gioco sarebbe potuto essere decisamente più interessante, sia dal punto di vista della trama e sia dal lato gameplay. Complessivamente, portare a termine il gioco ci ha richiesto circa quattro ore, non siamo riusciti a sbloccare tutti gli obiettivi alla prima run, ma sinceramente non abbiamo trovato motivi per completarlo una seconda volta.

Graficamente il gioco si presenta molto bene. Tutte le varie ambientazioni e gli elementi che le compongono sono realizzati con cura, e riescono a trasmettere al giocatore la sensazione di casa abbandonata. Lo stesso discorso vale per le animazioni, non numerosissime, ma di qualità superiore alla media dei giochi indipendenti. Il comparto sonoro invece accompagna il nostro vagare con tracce di buona qualità e gli effetti sonori, un po’ ripetitivi, fanno comunque il loro e sono un valore aggiunto per immedesimarsi nei panni della povera Elena.

Whispering Willows – Dentro la casa dei fantasmi IN CONCLUSIONE
Whispering Willows è un gioco carino, ma che oltre alla grafica non riesce ad offrire qualcosa di veramente interessante rispetto alla concorrenza. La trama deboluccia e il gameplay molto ordinario lo rendono un titolo che si lascia giocare in maniera piacevole, ma che non lascia il segno in un mercato di nicchia, ma molto agguerrito. Il prezzo di vendita fissato a 14,99 € non è elevato però lo pone in diretta concorrenza con titoli decisamente più blasonati e più completi. Se siete amanti delle avventure, segnatevi il nome e cercatelo durante i saldi, nonostante i limiti potrebbe regalarvi alcune ore piacevoli. ZVOTO 6.5

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