Woking, 23 aprile 2013 – Il team principal della scuderia britannica Martin Whitmarsh si è detto molto sereno in merito alla sua coppia di piloti, dopo i burrascosi confronti tra Sergio Perez e Jenson Button in pista a Sakhir.
Senza dubbio alla McLaren sono abituati a vedere i propri piloti combattere duramente in pista, ma le ripetute battaglie ingaggiate da Perez e Button nel Gran Premio del Bahrain hanno emozionato ed impressionato più di uno spettatore ed addetto ai lavori.
In particolare è stato il messicano a cercare il duello con il più esperto compagno di squadra, quasi volesse dimostrare di poter ambire al ruolo di prima guida in McLaren.
Diciamolo senza remore, gli accesi confronti tra compagni di squadra fanno bene allo sport ed alla Formula 1, che pian piano sta riscoprendo la bellezza dei duelli accesi in pista, materia masticata da pochi negli ultimi lustri, anche se va detto che la triade Pirelli-Kers-DRS spesso si rivela molto discutibile.
Dopo le prime tre gare della stagione, nelle quali “Checo” è apparso un po’ opaco e meno veloce e determinato rispetto alla passata stagione in Sauber, il team McLaren lo ha spronato chiedendogli di essere più duro in pista e Sergio sembra proprio aver dato ascolto ai consigli della sua squadra…
Jenson Button dopo il Gran Premio del Bahrain si è detto seccato dai comportamenti arrembanti di Perez nei suoi confronti, riferendosi in particolare ai contatti che li hanno visti protagonisti.
Martin Whitmarsh nutre molta fiducia nei confronti del Campione del Mondo 2009 e ha cercato di calmare le acque: “…ho parlato con Jenson, so bene che la sua grande qualità è quella di essere molto maturo nel suo modo di fare…si ferma e riflette in un modo che non crederesti possibile appena uscito furioso dall’abitacolo…sono sicuro che capirà molto in fretta che Sergio non è una cattiva persona…Jenson sa che il suo compagno di squadra è giovane e si è trovato molto sotto pressione…ha ancora da imparare e sentiva il bisogno di dimostrare qualcosa…forse ha esagerato un po’, ma è umano…”.
“…sono ragazzi facili da gestire perché si tratta di brave persone e c’è una buona atmosfera in tutti i reparti del team…siamo tutti gente di corse e ogni metà del box vuole battere l’altra metà, penso che sia un buon modo di lavorare…” ha chiosato Whitmarsh probabilmente contento di aver visto Sergio Perez più duro e deciso in pista.