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Whitney Houston (9 agosto 1963 – 11 febbraio 2012)

Creato il 12 febbraio 2012 da Marvigar4

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Whitney Houston (9 agosto 1963 – 11 febbraio 2012)

 

   La notizia è tra le più tristi: Whitney Houston è stata trovata morta alle 15.55 ora locale (le 0.55 in Italia) in una stanza al quarto piano di un hotel a Beverly Hills, Los Angeles, dove si trovava per prendere parte a una serata a margine dei Grammy Awards, che avranno luogo stasera a Los Angeles. Le cause del decesso sono ancora oggetto di indagine. È scomparsa una cantante straordinaria che, tra alti e bassi, ha saputo comunque dimostrare tutta la sua versatilità, attraversando momenti di grandissimo successo e altri di anonimato. Si sapeva da tempo che Whitney Houston soffriva di crisi depressive, soprattutto in seguito alla crisi con l’ex marito Bobby Brown, così come era nota la sua dipendenza da alcol, cocaina e altri stupefacenti. Giovanissima, nel 1985 aveva ottenuto un trionfo con il suo primo album Whitney Houston, balzando in testa alle classifiche americane e rimanendovi per 14 settimane consecutive, con un record di vendite assoluto per un artista esordiente (29 milioni di copie). Nel 1987 secondo album, Whitney, e altro grande successo con oltre 20 milioni di copie vendute. Sua la canzone inno delle Olimpiadi si Seul del 1988, One Moment in Time. Nel 1990 pubblicò il suo terzo album, I’m Your Baby Tonight, un ennesimo hit con più di 10 milioni di dischi venduti. Esordì al cinema insieme a Kevin Kostner nel 1992 con The Bodyguard, e la colonna sonora del film divenne la più venduta di sempre con 42 milioni di copie. La carriera di Whitney Houston subì una battuta d’arresto in seguito ai problemi matrimoniali con il marito nel periodo 2004-2006 e l’inizio del terzo millennio si rilevò molto problematico per l’artista di Newark. Tra assenze e ritorni, Whitney Houston ha continuato a cantare ed esibirsi, seppur con meno successo rispetto ai momenti trionfali degli anni ’80. Le vicende della vita privata hanno prevalso sull’aspetto artistico, i giornali e le tv si occupavano delle beghe legali con Bobby Brown, del declino fisico e, soltanto pochi giorni fa, della sua conversione all’Islam.

© Marco Vignolo Gargini



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