Whitney Houston non è stata uccisa ma non si nemmeno uccisa, ancora misteri intorno alla morte della cantante americana trovata morta l’altroieri nella sua camera d’albergo a Beverly Hills.
Per ora sui risultati vige ancora il ”segreto istruttorio per ragioni di sicurezza”, nei dettagli però le cause del decesso saranno stabilite una volta ricevuto l’esito delle analisi tossicologiche supplementari richieste dalle autorita’ competenti.
Affinchè arrivino questi risultati ci vorranno almeno 2 mesi, il medico legale ha però percisato, “non sussistono segni di omicidio”. Quando gli e’ stato chiesto se sia vero che nella stanza sono stati rinvenuti farmaci o ricette per ottenerli, il medico legale ha tagliato corto ribadendo che tutti gli elementi sono “secretati per sicurezza”. Quanto all’ipotesi dell’omicidio, “stiamo valutando tutti gli aspetti del caso e, sperabilmente”, ha concluso Winter, “forse per mercoledi’ o giovedi’ prossimi disporremo di maggiori informazioni”. La procedura in sostanza e’ la stessa gia’ seguita in altre vicende di analogo clamore, come la morte di Michael Jackson o dell’attrice Brittany Murphy. A proposito del defunto Re del Pop, ci vollero all’epoca tre mesi per conoscere l’esito dell’autopsia.