Magazine Diario personale

Widepeak

Da Romina @CodicediHodgkin

Venerdì è stato presentato il libro tratto dal blog di Anna. Che botta. Nello scorso post vi dicevo che ultimamente vivo tutto in maniera molto fisica, che tutto mi arriva dritto attraverso i sensi e che di parole ne ho poche. Per quanto riguarda questa esperienza vale lo stesso. Fino ad un certo punto, almeno. Rileggere oggi le parole di Anna, oggi che sono madre anche io, intendo, ha avuto un impatto molto particolare. Ha toccato corde piuttosto delicate. Ha dato il via a riflessioni che non m’aspettavo e che voglio vedere come un consiglio, di quelli che ti arrivano con tanto di occhiolino e gomitata. D’altra parte, quando si tratta di Anna, non può essere altrimenti.

Non so descrivere niente. Non so descrivere l’effetto delle parole di Anna lette da un’attrice, non so spiegarvi i sorrisi di Nina e Lilla, non so spiegarvi le parole di Obi. Non so spiegarvi l’effetto che ha su di me rileggere quel che scriveva tutto d’un fiato. E’andato tutto così in profondità. Anna era Anna, e questo basta. Anna era Anna e questo dovrebbe essere sufficiente a darvi un’idea di massima.

E poi…e poi io quando vedo ZiaCris, Mia, Rosie e Giorgia resto sempre galvanizzata per diversi giorni, quindi aggiungete anche questo al carico emotivo.

 


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog