Durante la settimana della moda milanese e anche in questi giorni densi di impegni nella mia vita già intensamente tecnologica è entrato un nuovo componente: lo smartphone Wiko Darkfull, infatti, mi è stato gentilmente offerto in prova e..che dire. Io l’ho provato, anzi, l’ho messo a dura prova, con i miei ritmi frenetici, con le continue condivisioni social tipiche delle fashion week, con le ricerche di indirizzi, strade, informazioni. Quasi uno stress test spontaneo, con il lavoro che faccio la mia tecnologia la stresso per forza, e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalle prestazioni di questo smartphone, al momento top di gamma della casa di telefonia francese che ultimamente sta iniziando a farsi conoscere anche in Italia grazie alla proposta di prodotti di alta qualità, sia per materiali che per prestazioni, offerti a prezzi decisamente vantaggiosi.
Un dettaglio da non trascurare affatto se si considera, come ho già avuto modo di dire recentemente parlando di altri smartphone che, nella mia vita quotidiana dal 2012 utilizzo un iPhone che si è rivelata, francamente, la peggior scelta che potessi fare visti tutti i problemi che mi sta dando e vista soprattutto la cifra spropositata pagata cash per acquistarlo (niente abbonamenti o finanziamenti, sarò scema io!). Detto questo andiamo a vedere quali sono gli aspetti che più apprezzato della mia prova con Wiko Darkfull e anche alcuni dettagli che suggerirei di migliorare.
Prima di tutto la fotocamera: parliamoci chiaro, anche se non fate il mio lavoro e le foto non sono una vostra priorità quotidiana, avere in uno smartphone una potente fotocamera da 13MP, aiuta. La camera frontale, invece, è da 5 MP (molto meglio di quella dell’iPhone 4s per intenderci, un modello ancora molto diffuso, lo stesso che fa dannare la sottoscritta), ciò vuol dire che con una bella luce di giorno le famose #selfie che impazzano sul web (anche grazie agli Oscar 2014) vengono benissimo. Inoltre con il supporto dell’opzione Magic Camera – attraverso le modalità Scatto dinamico, Sfera, Cinemagraph – lo smartphone assicura foto originali e creative in ogni situazione.
Altre caratteristiche tecniche degne di nota sono sicuramente: lo schermo in full HD da 5 pollici realizzato con la tecnologia OGS (One Glass Solution), che consente la massima precisione del touch screen, il processore Quad Core da 1,5 Ghz, la scocca in alluminio (alluminio signori, non plastica!), l’estrema leggerezza che lo rende maneggevole e piacevole, la velocità di risposta del touch screen, il sistema operativo Android 4.2.1 Jelly Bean, la possibilità di utilizzare le funzioni dual sim.
Il tutto ad un prezzo, come dicevo, che definire competitivo è dire poco: 279€.
Se vi state chiedendo quale sia la pecca che ho individuato ve la dico subito: la durata della batteria. Utilizzandolo a ritmi serrati per un’intera giornata, e dunque, avendo i social sempre attivi, ricevendo e rispondendo alle mail, scattando foto, girando video ecc. sono arrivata a doverlo caricare completamente ben due volte in un giorno. Di contro c’è da dire che, appena terminato il periodo fashion week e dunque tornando ad uso sicuramente intenso dello smartphone ma meno serrato, la batteria è da considerare simile a quella di moltissimi altri smartphone in commercio al doppio se non al triplo del prezzo, ovvero va caricata interamente almeno una volta al giorno. D’altra parte sappiamo bene quanto la connesione 3 o 4G e il conseguente traffico dati incidano sulla durata della batteria stessa.