Will Smith compra i Sixers

Creato il 21 ottobre 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

L’NBA resta ferma al palo dopo che i continui meeting tra Associazione giocatori e proprietari per sbloccare il lockout non stanno andando a buon fine; i giocatori così non possono scendere in campo ma le franchigie a livello di proprietà e management possono muoversi liberamente. E’ notizia di qualche giorno fa che i Philadelphia Sixers hanno cambiato proprietario, passando dal gruppo Comcast-Spectator a quello capeggiato dal duo di imprenditori Joshua Harris e David Blitzer. La vendita è avvenuta per circa 280 milioni di dollari ed insieme a questi due grandi magnati ovviamente ci sono anche altri piccoli azionisti e tra questi c’è un nome eccellente, ovvero quello di Will Smith.

L’attore/cantante 43enne, però, non è la prima celebrità hollywoodiana ad entrare a far parte di una franchigia NBA come proprietario di minoranza; prima di lui infatti ci hanno già provato altri due cantanti come Nelly, entrano nei Charlotte Bobcats prima dell’avvento di Michael Jordan, e Usher, che ha provato l’avventura con i Cleveland Cavaliers, ma che sembra aver perso un po’ di interesse dalla partenza di LeBron James!
L’esempio più famoso, però, rimane Jay-Z che ai New Jersey Nets (prossimi Brooklyn Nets) ci tiene davvero e partecipa attivamente (dal 2004) all’attività della franchigia. E’ stato proprio lui uno dei primi a dare conferma che dalla possima stagione la squadra dovrebbe cambiare location e palazzo, lasciando la palude di Newark.

Lo sport americano vanta ad ogni modo anche altre importanti partnership, sia nella Major League Soccer dove Steve Nash, stella dei Phoenix Suns, è uno dei quattro proprietari dei Vancouver Whitecaps, sia nella National Football League dove i Miami Dolphins al loro interno vantano l’attore Marc Anthony, la cantante dei Black Eyed Peas Fergie e le due sorelle stelle del tennis Venus e Serena Williams.
Oltre a Nash, da sempre malato di calcio, anche LeBron James ha deciso di investire nel soccer, comprando una quota di minoranza del Liverpool, grande squadra della Premier League inglese.

Insomma, l’NBA sarà anche ferma sul campo, ma tutto quello che ci sta attorno continua a muoversi producendo tanti dollari!



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