Recensione
- Etichetta: WormHoleDeath
- Anno: 2014
Secondo album nato dalla collaborazione del chitarrista Will Wallner, giovane talento britannico in forza alla band White Wizzard, e Vivien Vain, cantante croata incontrata a Los Angeles nel 2010, con la quale nasce questa fruttuosa partnership.
Il primo lavoro, “Rising” del 2012, aveva visto il duo, aiutato da una bella fetta del gotha dell’hard rock mondiale (Carmine e Vinnie Appice, Rudi Sarzo, Toni Franklin, Derek Sherinian, Tony Carey e Jimmy Bain), affrontare la materia hard rock con l’immancabile tocco bluesy molto british e con buoni risultati.
The Battle Of The Clyst Heath, nuovo album per la sempre attenta WormHoleDeath, fa un bel passo avanti, l’affiatamento del duo è chiaramente cresciuto ed il songwriting risulta ancor più maturo e convincente.
Prodotto e registrato dal chitarrista con la collaborazione di Michal Kuczera, tra Los Angeles e la Polonia, il nuovo album vede oltre al duo, Bjorn Englen al basso e Giovanni Durst alle pelli, e aggiunge carne al fuoco alla musica di Wallner e Vain: l’apertura affidata allo strumentale Blade Runner, con la chitarra di Will che, insieme ad un tappeto elettronico, crea un’atmosfera apocalittica, mostra l’eclettismo stilistico di questo lavoro, che delizia l’ascoltatore con la stupenda The Wars of The Roses nella quale entra prepotentemente in gioco la voce di Vivien in un brano alla Ten di Gary Hughes (per il sottoscritto una delle più grandi band hard rock britanniche della nuova generazione).
La sei corde impazza tra solos bluesy e accenni all’heavy ottantiano, lasciando comunque che i brani mantengano un loro percorso senza strafare con troppe elucubrazioni sul manico della chitarra; questo questo album ha dalla sua il buon gusto ed il rispetto per la forma canzone, e Visions Of Home e l’ottantiana Eye Of The Storm dimostrano e ci convincono che siamo davanti ad una band “vera” e non solo ad una prova di bravura del chitarrista inglese.
A livello di spunti vengono passate in rassegna tutte le band top del genere, dai Rainbow agli accenni blues tipici degli Whitesnake, dalle atmosfere epiche ed i ritmi cadenzati dei Dio ai Thin Lizzy di Phil Lynott, ed il tutto sempre con l’ottima voce della Vain ad accompagnare con classe lo straordinario e mai invadente talento di Wallner.
The Loner, stupendo blues strumentale, alza centimetri di pelle d’oca, con la chitarra che “canta” ed emoziona, concludendo un album che gli amanti del genere non possono lasciarsi sfuggire; un altro gran lavoro hard rock che si aggiunge agli ottimi album già usciti in questo 2014.
Tracklist:
1. Blade Runner
2. The Wars of the Roses
3. Visions of Home
4. Eye of the Storm
5. Black Moon
6. You Won’t Take Me Alive
7. The Battle of Clyst Heath
8. The Loner
Line-up:
Will Wallner – Guitars
Vivien Vain – Vocals
Bjorn Englen – Bass
Giovanni Durst – Drums