Willa Cather’s Prairie, Nebraska (Photo credit: Ross Griff)
Willa Sibert Cather (1873-1947) si è meritata il Pulitzer Prize nel 1923 e ha riscosso un grosso successo con i suoi romanzi di vita di frontiera sulle Grandi Pianure. Cather è vissuta a New York per la maggior parte della sua vita, ma la sua infanzia nelle dure terre del Nebraska l’ha profondamente segnata, creando il substrato immaginifico necessario a dare vita alle sue opere.
Pionieri è il primo volume della sua trilogia dedicata al popolamento di quelle terre ostili, una opera capace di parlare al cuore del lettore con il suo linguaggio immediato e diretto con cui narra l’epopea della gente comune alle prese con l’asprezza di una natura non proprio benigna…
Willa Cather,
Pionieri, Mattioli 1885
Immigrati svedesi, i Bergson vivono e muoiono nelle sconfinate praterie del Nebraska. è Alexandra la figura centrale di questo racconto, giovane donna determinata che eredita dal padre un terreno e dedica la vita intera a farlo fruttare, mentre attorno a lei si snoda il lento progredire di un paese intero.
Attraverso gli occhi e il coraggio di una donna, intrecciando storie di resistenza e di amore, tentazione e solitudine, isolamento e infine riscatto, Willa Cather riporta in vita in queste pagine, con nostalgia, un mondo che ha visto scomparire. Pubblicato per la prima volta nel 1913, Pionieri è il primo romanzo della Great Plains Trilogy ed è oggi considerato un classico della narrativa americana.
Quella terra era bella e ricca e forte e gloriosa. Con lo sguardo ne assaporò la vastità. Il grande, libero Spirito che respirava in essa forse si stava piegando a una volontà umana più di quanto non avesse mai fatto prima. La storia di ogni paese comincia nel cuore di un uomo o di una donna.
L’AUTORE
Willa Sibert Cather (1873-1947)
È una dei cantori della vita di frontiera americana. Nel 1923 ha vinto il Premio Pulitzer per il romanzo One Of Ours. Cresciuta in Nebraska, ha lavorato a Pittsburgh per dieci anni, per poi trasferirsi a New York dove ha passato il resto della vita. Fra i suoi romanzi si ricordano My Ántonia del 1918, A Lost Lady del 1923 (Una signora perduta, tradotto da Eva Kampmann, per Adelphi nel 1990), My Mortal Enemy del 1926 e Death comes for the Archbishop del 1927.