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William, Kate, Lady Di e le responsabilità di chi legge certa immondizia.

Creato il 01 ottobre 2012 da Laperonza

 

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A parte la scocciatura di doversi sorbire ogni giorno il classico servizio del TG (qualsiasi TG, su questo sono davvero tutti uguali) riguardante le gesta dei reali di’Inghilterra, credo che questo sia testimonianza terribile di quanto basso sia il livello culturale e soprattutto intellettivo del lettore medio italiano e spiega molte cose, come, ad esempio, sia stato possibile Berlusconi ci abbia governato per tanti anni.

Ora sembra che i giornali rei di aver pubblicato le tette di Kate siano stati condannati. Mi fa ribrezzo toccare l’argomento, ma lo faccio per amor di giustizia. Infatti, credo che non sia giusto condannare soltanto i giornali perché responsabili in solido sono anche i lettori stessi che nutrono le loro povere menti di queste pruriginose quanto inutili notizie. Sono responsabili perché quell’operaio della macchina fotografica (certo non lo si può definire “reporter” o “giornalista”) che ha scattato rubandole le foto incriminate si sarebbe dedicato a tutt’altra attività se non vi fossero milioni di imbecilli che comprano certi giornali. Questi imbecilli, quindi, sono responsabili quanto il fotografo, il direttore e l’editore.

Così come sono responsabili in solido della morte della suocera della proprietaria delle tette in questione. Non vi fossero stati milioni di imbecilli a caccia di notizie su lady Diana quest’ultimo forse sarebbe ancora viva e non si sarebbe schiantata contro un muro per sfuggire ad operai dell’informazione che la braccavano per sfamare la bramosia di stupidaggini dei suddetti imbecilli. Non mi pare che i lettori di questi giornali possano dormire sonni tranquilli, sempre ammesso che lo capiscano.

Luca Craia


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