Neanche un anno e mezzo dopo il lancio della prima collezione Wills Vegan Shoes è già un marchio tra i più amati dai vegan di tutto il mondo. Una vera e propria rivoluzione - scarpe etiche non solo belle e ben fatte ma anche a prezzi abbordabili - dietro la quale c'è il londinese Will Green, apprezzatissimo dai suoi clienti ovviamente per le scarpe e ora anche gli accesori e l'ottimo servizio clienti, per la passione e la dedizione verso la causa: un paio di scarpe alla volta il mondo cambierà fino a smettere di indossare pelle animale!Dopo aver letto l'intervista che ci ha rilasciato (se volete anche nella versione originale in inglese) sarete di certo ancora più d'accordo con noi che il mondo vegan ha proprio bisogno di imprenditori etici come Will!
Raccontaci un po' di come sei diventato vegan e di come hai deciso che volevi gestire un'azienda vegan. E perché proprio scarpe?
Ho fondato Wills perché mi ero appassionato all'idea di offrire scarpe che fossero animal friendly e human friendly ma con modelli e prezzi come quelli dei negozi del centro delle città. Il mio sogno è di colmare il divario tra la gente comune e le scarpe vegan prodotte in modo etico. Sono fortunato: sono cresciuto in una famiglia vegetariana, a cibi freschi e integrali. Non apprezzavo del tutto la mia vita quando ero più giovane (proprio volevo le patatine!) ma di certo ora sì. Sono sano e capisco che dovremmo vivere con gli animali - non contro di loro. È grazie alle informazioni e al supporto della Vegan Society e di Animal Aid che ho conosciuto e apprezzato il veganismo. Ho deciso di diventare vegan nell'ottobre del 2012. Penso che sia qualcosa che tutti dovrebbero provare, appena lo fai sviluppi una nuova prospettiva sulla vita che è così umana, così positiva.
Per me realizzare scarpe vegan è come una combinazione naturale della mia vita. Tutti i tasselli sono andati a posto mentre lavoravo per un'altra azienda di scarpe vegan. La gente continuava a dirmi quanto fosse difficile per loro comprare scarpe alla moda che fossero etiche e dal prezzo abbordabile. Sapevo quali erano i passaggi per realizzare delle mie scarpe vegan e quindi ho spiccato il balzo e ho fondato Wills nella primavera del 2013.
Quali sono le principali sfide nel produrre e vendere scarpe vegan? Lo è anche un prezzo di vendita abbordabile?
La mia sfida principale in questa attività è stata ottenere i materiali giusti e le fabbriche con cui lavorare. È importante per me offrire scarpe che abbiano l'aspetto, diano la sensazione e invecchino come un buon paio di scarpe di cuoio ma che rappresentino una Scelta Positiva. Quando si cerca di realizzare scarpe vegan si ha tutti contro nel settore. Devi portare un sacco di gente a credere in te, e in quello che fai, o non lavoreranno con te.
Arrivare a un prezzo di vendita finale abbordabile è stato importante. Voglio che tutti siano in grado di indossare belle scarpe e per raggiungere questo obiettivo hanno bisogno di potersele PERMETTERE, altrimenti andrei ad escludere un sacco di persone che di conseguenza potrebbero scegliere il cuoio. Anche questo non è stato facile. Ho mantenuto i miei prezzi più bassi possibile stando molto attento a ciò in cui spendo, per esempio non spendo quasi niente in marketing. Passo i miei risparmi direttamente ai clienti. Non credo nell'alzare i prezzi solo perché qualcosa è "green" o "eco", non penso che aiuti la gente all'interno della nostra comunità, o le persone che pensano di diventare vegan, perché le cose costano di più. Il risultato è che semplicemente non si aiutano gli animali, che invece è proprio la mia motivazione.
Quali sono state le tue principali soddisfazioni da quando hai dato vita a Wills?Ho una sensazione così incredibile quando presento un nuovo modello che prima la gente non è stata in grado di acquistare vegan. Per esempio, quando ho introdotto i miei stivali al ginocchio da donna o le scarpe eleganti da uomo con la suola sottile. Ora le persone possono acquistare le mie scarpe e mi dicono che non erano stati in grado di vivere così prima, di avere belle scarpe di buona qualità che fossero vegan.
In quante nazioni hai spedito le tue scarpe? Come si classifica l'Italia?
Quasi tutte le nazioni del pianeta, penso! L'Italia è proprio lassù in cima, amo i miei clienti italiani. Nel Regno Unito abbiamo un'espressione, portare l'acciaio a Sheffield, che è un po' come dire che vendo le scarpe in Italia (noi diremmo vendere il ghiaccio agli eschimesi, N.d.S.). Ovviamente rispetto a voi sto solo imparando come fare belle scarpe. Hai clienti non vegan? E rivenditori?
No, ancora nessun rivenditore non vegan… ma è lì che voglio arrivare. Il posto delle Wills è dove tutti possono vederle ed essere in grado di fare una scelta animal friendly e human friendly. Non mi viene in mente nessuno che se il prezzo, la qualità e lo stile fossero gli stessi non farebbe una Scelta Positiva. Wills esiste proprio per questo. Per molti dei miei clienti le mie scarpe sono il primo paio vegan che hanno comprato. Con Wills ora possono comprare le scarpe che volevano da tanto tempo. I miei clienti sono un incredibile mix di vegani, vegetariani, persone che cercano di mangiare meno carne, persone a cui importa di certi temi e persone a cui semplicemente piacciono le mie scarpe.
Pensi che la gente sia pronta a capire che delle scarpe vegan ben fatte (non solo "vegan" per caso) sono davvero migliori di quelle di cuoio?
No, penso proprio che ancora non ci siamo per niente. La gente pensa che il cuoio sia la cosa migliore di cui si possano avere scarpe ed accessori, ha un valore aggiunto. Qualcosa che non è di pelle è percepito come poco costoso e di bassa qualità. Devo combattere una battaglia tutta in salita contro gli anni di danno fatto da aziende di scarpe a basso costo ed "accidentalmente vegan". E vado anche contro a tutti i grandi marchi e le organizzazioni che hanno un interesse a mantenere le cose come stanno. Ci arriveremo, solo ci vorrà un po', penso. Il rimedio è continuare a proporre belle scarpe, la gente imparerà e sceglierà vegan.
Le donne negli ultimi anni hanno avuto una varietà di scarpe vegan più ampia tra cui scegliere ma ci sembra che le tue scarpe da uomo abbiano raggiunto un target non così ben servito in precedenza. È così? Hai molti clienti uomini?
Fin dall'inizio ho sempre voluto fare delle belle scarpe eleganti da uomo, perché erano quasi impossibili da trovare per gli uomini vegan. È una forma d'arte e non l'ho ancora raggiunta ma penso di aver migliorato le cose per gli uomini che vogliono avere un bell'aspetto ed essere vegan. C'entra anche il prezzo, devi poter essere in grado di comprare delle belle scarpe e dei bei stivali vegan da uomo, ma sono molto costosi. Ora gli uomini possano comprare scarpe e stivali di buona qualità senza dover prendere un mutuo per acquistarle.
Quali sono stati i modelli più amati finora? E quali sono i tuoi preferiti?
Sono stato fortunato. Molti dei miei modelli più amati sono stati quelli con cui ho iniziato, come gli stivali al ginocchio, i Chelsea, i desert ed i work boots. I miei preferiti sono in realtà delle scarpe che non ho ancora presentato, ovvero i nuovi hiking boots neri. Sono sempre di corsa da un posto all'altro e ho bisogno di qualcosa che possa semplicemente infilare senza dover stare a pensarci. Inoltre ho ricevuto così tante richieste per stivali del genere che è una bellissima sensazione quella di aiutare le persone a compiere una Scelta Positiva. Usciranno quest'anno dopo l'estate in due versioni, alta e bassa.
Vediamo che stanno uscendo nuovi modelli ogni poche settimane. Ci puoi dire qualcosa sui prossimi arrivi?
Sto cercando di aumentare la scelta per le donne con l'introduzione di più scarpe col tacco, più modelli classici. Sto anche costruendo la mia collezione di accessori e spero quando arriverà l'autunno di avere molto tra cui scegliere sia da donna che da uomo.
La maggior parte degli italiani ama l'idea di una vacanza a Londra. Cosa consiglieresti ai vegan che arrivano nella capitale?
Direi a chiunque venga a Londra: dimenticate qualsiasi programma e semplicemente camminate per la città. Le vere gemme di Londra sono nascoste, si trovano prendendo le strade secondarie e imbattendosi in bar, caffè e piazze speciali. Il centro di Londra è un posto sorprendentemente piccolo ma in cui è stipato talmente tanto, così tanta storia, così tanta cultura, così tanta varietà!
Per del cibo speciale, il mio consiglio è di visitare uno dei mercati.
Grazie Will per l'intervista e per il regalo ai nostri lettori: fino al 1° marzo spedizione gratutita per tutti gli ordini, inserendo il codice STILETICO nell'apposito campo durante il checkout.
Non importa se siate già clienti Wills o meno nè ci sono limiti al numero di paia di scarpe per cui se ne può usufruire - solo la scadenza del 1° marzo, per cui correte a curiosare nel catalogo Wills o approfittatene per regalarvi un paio che avete già adocchiato! E se vi va mandateci poi foto ed impressioni.