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WINE ON THE ROAD: “Poesia in bottiglia di una vecchia fermentazione” di Vanessa Dal Lago

Da Silviamaestrelli
WINE ON THE ROAD: “Poesia in bottiglia di una vecchia fermentazione” di Vanessa Dal Lago
Con il racconto “Poesia in bottiglia di una vecchia fermentazione”, Vanessa Dal Lago ha partecipato al concorso letterario 2011 di Villa Petriolo “Wine on the road”.

“Mi chiamo Vanessa Dal Lago. Nasco a Legnago (VR), paese dove vivo tutt’ora, il 12 settembre 1983. Ho conseguito il diploma di perito aziendale – corrispondente in lingue estere nel luglio 2002. Amo scrivere da sempre. Una prova di questo “amore” è stata la pubblicazione del mio primo libro “VOCI DI UNA SOCIETA’ SENZA DESTINAZIONE”, nel quale ho voluto evidenziare il disagio dell’uomo all’interno della società del nostro secolo, tema che viene ripreso nella mia seconda opera “APPUNTAMENTO CON LO SMOKING GESSATO”, nella quale si nota che l’uomo è privato della propria libertà, rischiando così di perdere la propria identità. Mi sono poi gettata nel mondo “bambino”, affinché l’uomo ritrovi almeno parzialmente se stesso, pubblicando così “IL MEGLIO DI WALT DISNEY”, mia terza opera. L’individuo a volte, innalzato dal successo, rischia di perdere tutto abusando del denaro e della gloria raggiunti, è il caso di una pop star americana protagonista del mio quarto libro “MICHAEL JACKSON: POP A 360 GRADI”. L’uomo sente ancora il bisogno di affermare la propria identità, quindi cerca di attivare delle rivolte e proteste ed il tutto l’ho descritto nel mio quinto libro “1968 – 2010 IN MEZZO LA STORIA DELL’ITALIA MODERNA”. Il sesto libro “UN NUOVO MURO A BERLINO”, uscito da poco.

Racconto “POESIA IN BOTTIGLIA DI UNA VECCHIA FERMENTAZIONE” di Vanessa Dal Lago.

Da parecchio tempo, desideravo fare questo tour enologo per prendere i migliori appunti su alcuni tra i migliori vini e poter quindi consigliare la mia gente sulla scelta del vino da bere durante un pranzo, una cena, una festa tra amici, un pic-nic sui prati, un rinfresco in spiaggia e in tantissime altre occasioni! Vi svelerò soltanto alla fine chi è il vostro Cicerone da enoteca …
Impazzisco senza sapere le caratteristiche più originali di questi nostri amici da pasto; non si può fare a meno di loro in quanto t’invitano a sorseggiare l’entusiasmo d’allegria ogni attimo. Bisogna sempre stare attenti perché alcuni di essi potrebbero dopo un po’, rivelarsi falsi amici e perciò farci stare male.
Siete pronti? Si parte! Il mio block notes è il gusto e la mia penna è l’olfatto … due buoni sensi per capire le “persone” da evitare … e mai più decidere inconsciamente d’incontrare! Ovviamente, vista e considerata la mia forma, posso solamente rotolare “on the road” e bussare … E’ permesso?
“Sì, avanti”.
“Ecco il Signor Chianti. Giustamente come posso, m’inchino a sì tanta nobiltà. E’ il vino più conosciuto e rinomato del mondo. Può essere consumato come vino giovane, fresco e gradevole al palato. Di colore rosso rubino, un sapore armonico e asciutto ed un profumo inconfondibile. Accompagna bene zuppe saporite, pesce in umido, carni alla brace, reale di manzo bollito ed il tutto sta in una goccia sul dito. Se si vuole poi tirare avanti ogni mese, occorre presentarsi con Sangiovese, la cui costante e la cui forza sono da ricercare nella sua spiccata naturale acidità e comunque mutabile nella sua espressione nel tempo. E, per qualche istante, voglio ritornar bambino. Ebbene, eccomi nella cantina del Brunello di Montalcino. Un vino visivamente limpido, brillante, di colore granato vivace. Un profumo intenso, persistente, ampio ed etereo. Ottimo accompagnatore di piatti di carne e salse, ma anche di formaggi. Ragazzi, sono già ubriaco!!! Girando e girando, mi trovo di fronte ad una guardia del corpo? No, non ci vedo bene. E’ il Barbera, un vino robusto e ricco di personalità, di gran classe, dal quale non puoi fuggire. Terribilmente astringente e di buona compattezza è Monsieur Cabernet – Sauvignon, dalle tinte ultra violacee. Più lontano invece mi abbraccia aristocraticamente l’eterno principe Montepulciano, con un rubino tendente al granato, un profumo tipicamente floreale ed un sapore asciutto, persistente ed equilibrato, come del resto lo è un Gran Ducato. Merlot e Pinot eleganti, morbidi ed interessanti; frizzante invece il Valdobbiadene … Dal rosso di Lambrusco, Recioto, Bardolino al tradimento più intenso del Sangue di Giuda; un Passito di qua e un altro di là e al Fragolino dal sapore unico sono giunto e chissà! Il sole mi sta abbagliando! Ah no, è il giallo paglierino dello Chardonnay dal profumo abbronzante e fruttato … che si offre oltre che per antipasti magri, minestre, piatti a base di uova e pesce, anche come aperitivo. Mi son fermato a scambiare due parole anche con individui più candidi come il Soave, il Prosecco, il Verduzzo, il Custoza, vini delicati e armoniosi. Pregiatissimi invece e con dolce aroma, il Moscato e il Malvasia; un fresco e vivace Bonarda, un gentile e amabile Trebbiano … Non potevo fare a meno d’introdurmi nel lusso e nelle feste altolocate piene di bollicine, facendo conoscenza con il mondano Champagne ed infine, ho incrociato un vero amicone: il simpaticissimo Amarone! Molto noto e prestigioso a livello mondiale; ricco e denso, morbido ed equilibrato; di un rosso rubino intenso, profuma di amarena, lamponi e prugna ma pure di muschio e tabacco. Si abbina perfettamente a brasati, stracotti, spezzatini, arrosti, salumi e formaggi stagionati ed è un grandioso ingrediente per preparare un prelibato risotto.
E conversando tra bere e bere, ecco gli appunti sobriamente annotati del vostro quotidiano bicchiere”.

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