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Wine Town 2013: vino, ma non solo

Da Forchettinagiramondo @BrandiChiara

Dici WineTown e pensi subito al vino. Invece, nel weekend che si è appena concluso, il vino è stato certamente il protagonista principale, ma ben accompagnato da gustosi angoli dedicati allo street-food d’eccellenza, così come da ottime birre artigianali ancora sconosciute al grande pubblico. Nel complesso, una due giorni dedicata al cibo ed al vino di qualità, con una serie di spettacoli musicali e teatrali che hanno animanto le piazze ed i cortili del centro storico di Firenze. Ormai si può ben dire che sia uno di quegli eventi in città che stanno diventando un appuntamento da segnare in agenda: come il Pitti per i fashion e party addicted, Winetown occupa un posto particolare per i foodies e wine lover, cittadini e non.

Cosa abbiamo visto e, soprattutto, assaggiato. Lascio parlare gli occhi della mia EOS 500 del più utile e pratico iOS…

Loft pza Carmine Firenze

Si aprono le danze giovedì con la cena al Loft: una location molto newyorchese dove ci accolgono alcune eccellenze gastronomiche: iniziamo con i bicchierini di “patate che si credono tartufo” di Marco Stabile del ristorante l’Ora d’Aria, per poi proseguire con il crostino di farro con fegatini, tartufo granella di nocciole e fiori di Paolo Trippini. Beatrice Segoni del BSJ ha offerto le classiche olive all’ascolana della sua terra di origine, mentre Paolo Gori ci ha deliziato con le polpettine di pane e mortadella di Prato.
Marco Stabile

Più avanti, la Tenda Rossa di Cerbaia preparava il wurstel di pollo della Val di Pesa, mentre l’Osteria del Borro proponeva i panini al lampredotto e fois gras. Il mio piatto preferito, senza alcun dubbio, gli ottimi i falafel di Arturo Dori.
Osteria del Borro

Falafel Arturo Dori

Si conferma come sempre una sicurezza il gelato di Simone Bonini di Carapina, proposto in versione al formaggio con baccelli e miele. E per concludere, un classico evergreen che non passa mai di moda: la crema del Vivoli.
Gelato al formaggio Carapina Simone Bonini

Purtroppo all’ora a cui sono arrivata io, di vini erano rimasti solo poche etichette (e molti tappi!) ma il nuovo fiasco di Ruffino riempiva la scena da solo: c’è poco da dire, bello nella forma e nell’equilibrio tra modernità e tradizione, da solo arreda una tavola.
fiasco ruffino

Con la foto del social media team sulla maxi sedia si conclude la piacevole serata, ma è solo l’inizio della manifestazione.
social media team wine town

Venerdì, iniziamo con una dolcissima sorpresa: io e Saretta partecipiamo alla degustazione delle creme spalmabili a confronto.
Monica meschini

Abbiamo 12 creme di nocciola e cacao assolutamente blind, raccontate dall’esperta di cioccolato Monica Meschini: le differenze tra quelle che usano solo prodotti di qualità e quelle che ricorrono ad aromi non naturali, nocciole di varie provenienze e burro di cacao si sente al primo assaggio. La mia preferita? Senza dubbio la Gianera di Slitti.
creme spalmabili

Sabato invece, giornata dedicata alla scoperta dello street food: due le isole dedicate alle perle della gastronomia. In Piazza Pitti accanto ad un ottimo jamon pata negra che Maurizio Zanolla dell’Accademia dei Palati porta direttamente dalla Spagna, si poteva assaggiare la mitica pizza fritta di Giovanni Santarpia dal ristorante Palazzo Pretorio di S.Donato.
pata negra Zanolla
 
Pizza fritta giovanni santarpia
Pizza fritta g.santarpia

Oppure, l’originale e inconfondibile Focaccia di Recco (fatta a regola l’arte con la crescenza ligure, olio extravergine e la pasta elastica senza lievito), per finire con gli stuzzicanti finger fritti di Francisca Frias del catering internazionale Paladar.
Focaccia di recco
Focaccia di recco teglia
Focaccia di recco pasta
Etnic finger food francisca frias

Fatti due passi per smaltire gli assaggi, alla Loggia del Grano altre due eccellenze toscanissime: Luca Cai dell’Osteria del Magazzino proponeva delle interessanti rivisitazioni delle ricette popolari fiorentine (il lampredotto alle cipolle di tropea, la trippa fritta, le polpettine di lampredotto e gli spiedini di lesso), mentre la Macelleria Fracassi di Rassina grigliava a ritmo serrato gli hamburger di chianina con il pane fresco fatto a mano ed il nuovo hot dog di chianina.
quinto quarto luca cai
 
Panini al lampredotto luca cai
panino lampredotto
Hamburger chianina Fracassi
Hamburger macelleria Fracassi

Come degna conclusione del tour di assaggi, uno stop sotto la loggia ad assaggiare le birre artigianali: noi ci siamo fermati a salutare gli amici del Birrificio del Forte, e con l’occasione abbiamo degustato l’ultima nata, la regina del mare, una belgian ale bruna dal retrogusto caramellato.
birrificio del forte

Una bella manifestazione che anno dopo anno diventa sempre più interessante. Conto alla rovescia per la prossima edizione allora! Io intanto, tengo come ricordo questa bella foto che mi ha scattato l’amica blogger TooMuchVale, felice, con il mio falafel di Arturo Dori in mano
;-)
)
forchettinagiramondo


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