Stanotte, nel cuore della notte, mi sono svegliato con la netta impressione di essere ebreo. Mi sono quindi alzato e mi sono seduto sul divano. Immobile, a luci spente, incantato dal tenue chiarore lunare che filtrava attraverso le fessure leggermente aperte delle persiane, mi sono messo ad ascoltare i rumori silenziosi della notte. Non ho mai amato così tanto il ronzio del frigorifero come stanotte. Qualsiasi distrazione aiuta, in certe occasioni, a ritrovare un po' di calma.Sereno, dopo alcun minuti ho sentito il sonno ripresentarsi, momento buono per tornare a letto. Ma prima sono andato in bagno e, dopo aver orinato, mi sono messo a cavalcioni sul bidet: per togliermi ogni dubbio, ho aperto il rubinetto e ho indirizzato il getto d'acqua fredda («così mi sveglio per bene»,mi sono detto) sui genitali e ho visto il mio pene circonciso. Chi (e dove e quando) mi ha tagliato il prepuzio? Ho provato persino a tirar su con forza la pelle sotto il glande, ma inutilmente: non ce n'è abbastanza da coprirmelo.Qui non si tratta più di un incubo spiacevole: questo conferma che sono ebreo, ne ho le prove, prove del cazzo.Ma non è possibile ch'io sia ebreo: i miei genitori non lo sono, i miei nonni neanche. Inoltre, sono stato educato secondo i precetti e i sacramenti della Chiesa Cattolica. Come se non bastasse, poi, ieri sera ho fatto come sempre la doccia mia solita, e mi sono anche toccato e non ho notato nulla che non andava mentre muovevo la mano su e giù.
Non sarà che poche ore fa, prima di coricarmi, nel leggere il brano che segue, ho avvertito una specie di scossa, al prepuzio appunto?
«Io prego coloro che avranno in mano questo libro di non turbarsi per queste disgrazie e di considerare che i castighi non vengono per la distruzione ma per la correzione del nostro popolo. E veramente il fatto che agli empi è data libertà per poco tempo, e subito incappano nei castighi, è segno di grande benevolenza.Poiché il Signore non si propone di agire con noi come fa con gli altri popoli, attendendo pazientemente il tempo di punirli, quando siano giunti al colmo dei loro peccati; e questo per non dovere alla fine punirci quando fossimo giunti all'estremo delle nostre colpe. Perciò egli non ci toglie mai la sua misericordia, ma, correggendoci con le sventure, non abbandona il suo popolo». Maccabei 2, cap. 6, 12-17.Ho capito: Dio mi ha circonciso, è stato Lui. Lo ha fatto per correggermi, per farmi diventare parte di quel popolo suo prediletto che tende a punire prima che esso si sommerga di peccati tali da portarlo alla perdizione. Dio mi ha tagliato un pezzetto di pelle di cazzo per ricordarmi che devo ravvedermi prima di giungere al colmo dei miei peccati. Perché io pecco, è indubbio: sono un essere peccaminoso. Ho più peccati addosso che peli.La notte comunque è stata poi serena. Dopo il bidet, infatti, mi sono messo del borotalco ed è stato come ritornare bambino (era dai tempi in cui mia madre mi faceva il bagnetto che non mi mettevo il borotalco lì). Subito, mi sono addormentato pensando alle «due donne che avevano circonciso i figli [alle quali i pagani] appesero i loro bambini alle loro mammelle» (Ibidem, 10).Stamattina, verso le nove, ho telefonato al rabbino capo di Roma, per farmi dire quali sono le procedure necessarie affinché mi si riconosca ufficialmente ebreo. Egli mi ha detto che non è così semplice come parrebbe, che non è perché Dio in persona (in persona? conati di cristianesimo) mi ha circonciso io diventi automaticamente ebreo. Ma io mi sono sentito ebreo prima di guardarmi l'uccello signor Rabbino capo, gli ho detto; mi sento ebreo nell'anima, quindi la prego non faccia tante storie e mi dica dove posso procurarmi dei filatteri. Il rabbino capo a questo punto ha riattaccato e io ci sono rimasto male, ma così male che, siccome ho visto che il sole cominciava a sbucare tra le nuvole, sono uscito in giardino completamente nudo e mi sono messo ad abbronzarmi il mio dio unico.P.S.Witz