Magazine Arte
Non sono riuscita a vedere la mostra, aperta sino al 15 febbraio 2012, ma ho ordinato il catalogo per avere un assaggio dell'espressione artistica delle donne Inuit dell'Artico canadese. Cape Dorset è sempre stato un luogo centrale per lo sviluppo dell'arte Inuit sin dal tempo dei primi esploratori europei e, anche grazie al contributo di James Houston, la Compagnia della Baia di Hudson ha cominciato ad esportare non solo pellicce ma anche opere d'arte. Il grande interesse del mercato canadese ed internazionale ha sollecitato l'amplificarsi della produzione artistica e ha fatto emergere il lavoro di alcune artiste, che nel tempo si sono affrancate dal ruolo tradizionale di compagne dei cacciatori.
La mostra ospita una cinquantina di opere, disegni e stampe ed è la prima esposizione italiana dedicata alle artiste Inuit. Il bel catalogo è trilingue ed è corredato dalle biografie delle artiste. Lo abbiamo subito inserito nella biblioteca di Tatiyak insieme ad un altro catalogo che da tempo aspettava una recensione: Inuit e popoli del ghiaccio, una mostra del lontano 2006 organizzata per le Olimpiadi invernali di Torino e curata da Gabriella A.Massa... un piccolo omaggio alla sua grande figura.
An interesting art exhibition has been inaugurated on 15th of December 2011 with a round table and a refreshment at the Prehistoric and Ethnographic National Museum "Luigi Pigolini" in Rome with the contribution of the Italian Ministry of Cultural Heritage. The theme of the round table attract my attention: "The other halves of the Pole: social-economic development of the women artists of the Arctic".
The exhibition is actually open until the 15th of February 2012 and this is the first Italian exhibition devoted to the Inuit contemporary women artists. I can't visit the exhibition so I've shipshaped the catalog to appriciate the artistic expression of the Inuit women of the Canadian Arctic: Cape Dorset has always been a central place for the development of the Inuit art since the time of the first European explorers; thanks to James Huston, between others, the Hudson Bay Company has started to export both coats and handworks and starting from the 1949 the women slowly moved from the wife position to autonomy.
This is a beautiful catalog written in three languages with the biographies of the artists.
We put a schedule of the catalogue into the reading page of the Tatiyak web site, with another catalogue of a past Italian exposition, just in Italian, sorry.
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