Non lo dovevo fare l'artificiere.
Tanto lo sapevo che andava a finire così.
Sono in cinquemila nel palazzatto che acclamano il buon vecchio Noel Gallagher, finalmente solo, che sbraita
ostinato di non so quale presunto muro delle meraviglie.
Io sto proprio sotto al palco in tenuta d'assalto, tempo per far evacuare non ce n'è, resta meno di un minuto.
Trovo l'ordigno dove deve essere, in una valigetta nera rigida, accanto a un muro scrostato che di meraviglioso non ha un cazzo. Il timer dice 28 secondi.
Non c'è tempo per soluzioni alternative.
Devo soltanto tagliare il filo rosso, mettere fine a
questo bombononbomba, e tornarmene a casa, con un cartone di pizza, a spataccarmi sul divano.
Resta solo da recidere il fottuto, bastardo, cavo color
cremisi.
Daltonismo del menga.
ZAC
BOOOOM
Abbiamo trasmesso: Confondo rosso.
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Questo testo partecipa proditoriamente all'EDS spousev paura.
Vedi anche:
0.10.35 Vite malate
Magazine Talenti
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