Magazine Diario personale

Word(l)ess.

Da Oliviabluebell
Dal fatto che la prima cosa che si noti di me è che non sono come le altre.Dal fatto che non solo il mio umorismo è di nicchia ma lo sono pure io.Dal fatto che certe cose per me scontate e banali per una mia coetanea non lo sono affatto.Dal fatto che ho 32 anni e a una serata in discoteca preferisco il divano e un buon libro.Dal fatto che forse ho 32 anni sulla carta, ne dimostro meno, ma il mio cervello è più avanti.
Il che mi porta alla conclusione che sono una persona complicata e non comune.Potrebbe sembrare che lo dica con una vena di pessimismo. No, mi piace non essere comune e scontata. Alla fine è per questo che sono quella che sono, chè se fossi come le altre non sarei più io.Però così è più difficile trovare un tuo simile e parlarci per ore intere.E' difficile perchè non posso di certo dire che in questo preciso istante sono in mood filosofia a manetta e mi rispolvererò qualche lettura non proprio da ombrellone sotto l'ombrellone. Il che attira gli sguardi, certo, ma più che altro per curiosità, quasi come se fossi un essere alieno e quando apri bocca e ti brillano gli occhi nel parlare di quello che leggi perchè ti dici che finalmente qualcuno si sta interessando a ciò che hai da dire, ecco che la magia ti passa subito quando appare quell'espressione corrucciata di chi non sta capendo nulla. Di chi ti ascolta ma non capisce, quasi ci fosse una sconnessione tra orecchio e cervello. Almeno dal mio punto di vista.Eppure mi sono circondata di persone che, come me, amano certe letture. Ok, magari non proprio tutti le comprendono ma altri sì. Forse perchè gli amici sono come una seconda famiglia e te li scegli tu, non ti capitano.
Insomma, sono una persona particolare ma di questa particolarità che mi contraddistingue non so più che farmene. Sarebbe bello, per una volta, essere più leggera e più comune, come le altre.Mettermi i tacchi e fare quella che lancia sguardi a destra e a manca compiacendosi nel riceverli. Dicono che possa permettermelo ma io non ci credo più di tanto, non sono perfetta come le altre appaiono. Ad esempio, io non vado a ballare per rimorchiare, io ci vado perchè mi piace ballare e se una persona mi si avvicina un po' troppo la scanso che è come se mi stesse dando fastidio. Forse è per questo che a Mykonos mi divertii come non mai. Lì nessuno mi filava. Oddio, non andò propriamente così ma questa è un'altra storia, l'importante è che abbiate capito il senso, sempre che un senso ci sia dietro queste mie parole.
Il mio è un disagio consapevole quando sto in mezzo alla gente e l'ho toccato con mano in questa settimana al mare. Mi metti lì, tra tante persone, e io quasi non so cosa dire. Gente che parla di viaggi in Tailandia e India come se fossi una sfigata a non esserci ancora andata. Insomma come puoi perderti dei paradisi terresti come quelli? Ecco, però è colpa mia se a me l'Asia non mi attira?Quando dico che sono molto più attratta dal Sud America o anche dai paesi arabi o dalle ex repubbliche sovietiche oppure da un bel giro nei Carpazi, c'è gente che mi guarda come per dire "ma che ci vai a fare lì?". (e allora non vado oltre nel raccontare l'idea della mia "gita" fuoriporta per andare a trovare il mio bestfriend Dracula...ecco, per dire...)Ho dei gusti strani, diversi. O molto banalmente vedo il mondo con occhi diversi.
Tipo che io potrei avere tutti gli uomini che voglio....ora, davvero, qui lo dico e non lo nego....voi avete un'idea sbagliata di me.Volete mettere quanto sia difficile per me approcciarmi a qualcuno? Stare sempre sul chi va là per cercare di capire chi ho davanti e, di conseguenza, carpire se posso farlo entrare nel mio mondo oppure no. Che io sono surreale e il surrealismo non è per tutti. E' di nicchia.A me le persone devono riuscire a trasmettere qualcosa, per farlo mi devono interessare. Ecco, quante persone interessanti ci sono in giro? Ve lo dico io: al mio occhio pochissime.Non faccio la schizzinosa, è la realtà dei fatti. E anche quando incontri qualcuno che pensi possa essere interessante non so mai come comportarmi e finisco per fare quella easy quando forse di easy c'è davvero poco in me e il tutto si riconduce alla mia massima tolleranza e apertura mentale, oltre che generosità.E' una fatica immane e io sono stanca, molto stanca. Per questo dico che non mi spaventa il pensiero di rimanere da sola, paradossalmente sarebbe la scelta meno complicata. E non parlo del rimettermi in gioco (quello lo faccio fin troppo) o dell'imparare a fidarmi di nuovo di qualcuno (che io non imparo mai, idiota me, e continuo lo stesso a fidarmi degli altri), parlo della consapevolezza che nel mondo, nel mio mondo, ci sono pochissime persone come me.Ho persino pensato di andarmene, sì, di prendere e andarmene via da qui, vedere se il problema non sono io piuttosto è la forma mentis di chi mi circonda e magari trovo un posto nel mondo in cui posso circondarmi di gente che vede le cose dalla mia stessa angolatura. Ma non ne sono più così sicura o magari è paura di scoprire che questo posto esiste davvero e vedere dove si trova.
Forse dovrei davvero ripescare dal cappello l'idea di ritirarmi in un monastero. No, non ho intenzione di darmi alla vita ascetica o di farmi suora. Piuttosto sono attratta dalla pace e dal silenzio che ci potrei trovare. Ora ditemi, conoscete qualche altro/a trentenne che si vuole fare questa esperienza? Se sì, vi prego presentatemelo, la mia mail sapete dove trovarla...davvero, almeno mi sentirò meno strana con queste mie idee inusuali.Magari potrei scoprire che le persone come me non stanno dove penso stiano, un po' come ne "il principe cerca moglie" che pensa di trovare la donna della sua vita nei club quando poi gli suggeriscono un evento di beneficienza. Può darsi che sbagli posti, o che non osservi abbastanza.
Ora, se siete arrivati fin qui a leggere, innanzitutto vi stringo la mano, perchè queste parole io davvero le ho buttate giù alla rinfusa, dettata da quello stream of consciousness alla Joyce (o anche alla Svevo se vogliamo essere patriottici) che mi contraddistingue in certi momenti, ma soprattutto immagino vi starete dicendo "ok, Olivia hai bisogno davvero di uno bravo tu.".Ecco, grazie, ma questo lo so già, così come so anche che non funziona il "e smettila di farti tutte queste seghe mentali".Forse funziona di più il pensare che un giorno a caso, come tutti gli altri, potrei inciampare (che è l'unico modo che mi rimane dato che per certe cose non sono molto smart!) in qualcuno come me e magari potrei pure decidere di sedermi a un tavolino di un bar e passare le ore a parlare del nostro surrealismo di nicchia. Un po' come è successo a due mie amiche. In circostanze davvero assurde, sì direi che è la parola giusta, gli è piombata addosso una persona.Che io alla fine ci spero sempre anche se a volte è difficile pensare che ci sia qualcuno complicato o impegnativo quanto me. Sarebbe bello poi poter sapere, anche indicativamente, quando quel qualcuno decide di cadermi in testa, almeno una si da' una calmata. Perchè è come scalare una montagna, ora, senza sapere quando vedrai la cima e se la vedrai e se e cosa e chi ci troverai. Che magari non ci trovi nessuno e allora ti guardi giù, vedi tutta la strada fatta e un bel vaffanculo non te lo toglie nessuno. Per dire.

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