Torna Words of Love, un meme che vi farà impazzire, vi toglierà il fiato e pure il sonno, diventando la vostra nuova ossessione! In cosa consiste? Semplice!Ogni settimana trascriverò una scena particolarmente romantica e perché no, un po' hot, da uno dei libri che sto leggendo o che ho letto (diciamo tipo un teaser). Voi potrete fare lo stesso nei commenti ovviamente ma ricordate che ci troviamo in un blog frequentato da persone di tutte le età, perciò NON sono ammessi passaggi troppo SPINTI, VOLGARI o ESPLICITI! E fate anche attenzione a non fare spoiler! Fate i buoni, mi raccomando!
"Sei bella," disse.
"Ti sentiresti meglio se ti dicessi che sei ridicolmente sexy?"
Di botto, la calma che avevo provato prima scomparve e cominciai ad avere il fiato corto. Non avevo una risposta. Che cosa avrei potuto rispondere?
"Che cos'è quella faccia?" domandò.
Non avevo idea di quale tra quella moltidudine di emozioni si fosse manifestata sul mio viso, perciò alzai le spalle.
"Ti comporti come se nessuno ti avesse mai detto prima che sei sexy." Forse perché davvero non me l'aveva mai detto nessuno. "E so che non può essere vero, non quando sei com'eri stasera. Riuscivo a malapena a trattenermi dal toccarti e ci eravamo appena conosciuti. Sarei stato in imbarazzo se non mi fosse piaciuto tanto."
Ecco. Potevo anche non aver mai fatto sesso, ma ne sapevo abbastanza da capire quando un ragazzo ci provava con me. E, incredibile, non mi importava. L'unica cosa che mi interessava era il fatto che fosse seduto così vicino a me e che mi stesse facendo impazzire. Con la mano, mi stava ancora accarezzando dolcemente la caviglia e se non mi avesse baciato di nuovo, subito, avrei preso fuoco. "Guardami, anche adesso non riesco a tenere le mani lontane da te."
Deglutii, ma provai la stessa sensazione che avrei provato mandando giù una manciata di sabbia.
Si mise in ginocchio e la sua mano passò dalla caviglia ala parte esterna del polpaccio non ferito. Rimasi seduta sul gabinetto, sbalordita, con i suoi fianchi a qualche centimetro dalle mie ginocchia.
"Dimmi che non sono matto," disse.
Non ci riuscivo. Al momento non ero neppure lontanamente razionale a sufficienza da poter dar consigli a nessuno.
"Dimmi che posso baciarti."
Quello... quello ero in grado di farlo!
"Puoi bacia..."
Non feci neppure in tempo a finire la frase che le sue labbra si appoggiarono sulle mie e mi dimenticai completamente della bruciatura.
Allora, vi incuriosisce questo romanzo? Scommetto di sì.
Aspetto le vostre Words of Love!