Il secondo workshop di Coreografia d’Arte, lunedì 26 novembre 2012, è con Nicoletta Cabassi: tecnica post-forsythiana, improvisation Forsythe technique & composizione coreografica.
Nicoletta Cabassi, Sub Rosa
La tecnica di improvvisazione – denominata Forsythe Improvisation Technique – mira ad aiutare a diventare più consapevoli del proprio corpo mentre è in uno stato accelerato di movimento, ad aiutare a poter utilizzare il peso e il volume del corpo come fonte di informazione per generare movimento. Le fonti di informazione possono essere interne ed esterne: il proprio senso di movimento, ritmo, dinamica oppure l’ambiente, il proprio corpo, il corpo di qualcun altro, stimolazioni visive, musicali e ancora molte altre cose. E’ un’esplorazione del movimento, una consapevolezza di che cosa fa il corpo, o cosa suggerisce il corpo mentre è in movimento, ma oltretutto lo scopo è di cercare di rendere il danzatore più consapevole delle proprie capacità anatomiche articolari ed ossee, e di avere più controllo dei movimenti pur nell’estrema dinamica ai limiti fisici di esecuzione e “rottura”. Durante il workshop, si esplora il nostro modo di muoverci e alcune idee semplici che ci porteranno a generare movimenti complessi (nascita del movimento attraverso il bacino come unico motore, indi tutte le leve, le articolazioni e le giunture). E’ un modo di studiare il movimento a partire dalla direzione naturale del corpo per arrivare progressivamente a uno stadio avanzato di velocità senza mai perdere il controllo e la coordinazione e facendo del corpo un materiale “esploso” in ogni direzione e completamente frammentato e decostruito. Il suolo viene considerato non più come un limite bensì come un partner che non dà limiti alla dinamica ma, al contrario, genera nuove possibilità inedite. Mediante questi concetti, ed applicandoli sia singolarmente che per mezzo di un lavoro collettivo, si possono creano frasi e sequenze coreografiche (sia modulari che perfettamente strutturate sotto il profilo della scrittura compositiva). In questo modo il danzatore è spinto a diventare anch’esso creatore di se stesso e compositore per mezzo del proprio corpo che “scrive” nello spazio con estrema energia.
La lezione inizia con una classe di floor-work (a cui, quasi da subito, si applicano gli esercizi di frammentazione) per poi esplorare lo stesso lavoro verticalmente e nello spazio in dinamica; nella seconda parte della lezione si affronta la parte compositiva e creativa della scrittura coreografica stessa seguendo ed applicando il vocabolario dei principi di movimento studiati.
Il seminario verte soprattutto sui concetti di movimento ‘utile’ ed ‘inutile’, ‘funzionale’ e ‘superfluo’ e la lezione segue un andamento ad “accumulo” soprattutto per la strutturazione del training e delle sequenze) – fondamentale l’approccio al respiro come impulso energico che si tramuta in gesto ed azione
Ove richiesto la classe inizia con una sbarra (dinamica e posturale) che applica i concetti della danza contemporanea a quelli del balletto e sfrutta tuttavia anche il suolo.
Nicoletta Cabassi
NICOLETTA CABASSI
Danzatrice di formazione classica e contemporanea. Ha integrato la sua formazione umana ed artistica studiando, sperimentando e praticando anche teatro, musica, scienze umanistiche, arte ed arti marziali. Inizia gli studi di balletto all’età di 5 anni e subito dopo il Diploma si trasferisce in Francia (dapprima al Ballet-Théatre Joseph Russillo e successivamente a Cannes al ‘Centre International de la Danse Rosella Hightower’). Decide molto presto di dedicarsi alla danza contemporanea quindi incontra negli anni Angelin Preljocaj, Wim Vandekeybus, Ed Wubbe (di cui interpreta in seguito “Arrabbs”), Birgit Cullberg, Virgilio Sieni, Raffaella Giordano, e molti altri; ma è il colpo di fulmine artistico con William Forsythe che la segnerà per tutto il suo percorso e seguirà le sue classi in compagnia. A Vienna incontra Jean-Yves Ginoux il cui stile energico e molto fisico ben si addice all’indole ed alla fisicità stessa di N. Cabassi (e del quale danza “Spirales des pleurs”). Torna in Francia e per un periodo è con la Compagnie Maguy Marin. Per il teatro studia con Thierry Salmon, Pippo Delbono (di cui interpreta “Enrico V”), e Cesare Ronconi – Teatro Valdoca (di cui prende parte all’evento “Noi corridori veloci”, altro maestro che seguirà negli anni). Come danzatrice e attrice ha lavorato presso numerosissimi teatri: (solo per citarne alcuni Teatro Regio, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Carlo Felice di Genova ecc. ecc.) inoltre ha collaborato e/o lavorato con Julie Ann Anzillotti, Ugo Pitozzi, Tino Sehgal, La Nuova Complesso Camerata, Monica Casadei, Michela Barasciutti, La Fura dels baus, Manfred Schweigkofler, Dominique Pitoiset, ed altri …
In seguito ad una residenza biennale presso un teatro di Parma, nel 1993 fonda la Compagnia Lubbert Das che debutta ufficialmente al Teatro Accademico Bibbiena di Mantova e con cui crea ed interpreta numerose produzioni presentate in festival nazionali ed internazionali (“El bosco”, “La metamorfosi o piccole tragedie quotidiane”, “Assiduo furor”, “Corpi provvisori”, “Oxymel”, “Liquid days”, “Non tutto il buio è uguale”, “XXX presente numerico non identificato”, “Beech – against intolerance”, “Inquito concerto barocco”, “2968 – BE/EACH against stupidity ; con “Sub Rosa – C.s.O. opera aperta” vince nel 2006 il Premio della Critica ed il Premio dei Ragazzi a festival Ermo Colle (Parma). Per diversi anni (2004-2008) ha collaborato col C.T.R. Centro Teatrale di Ricerca di Venezia, dove ha curato interamente il settore danza ed ha svolto il ruolo di coreografa principale. Con “S O L”, su musiche inedite del compositore Ezio Bosso, ha vinto il Premio del Pubblico e il Premio dell’Organizzazione al festival nazionale Voci dell’anima (2010).
Recenti creazioni:”, “Primo studio sul Minotauro” e “11”.
Come coreografa free-lance ha collaborato, in progetti collettivi, con Alessandra Fabbri, Virginie Daenekyndt, Valentina Versino, Simona Lisi, Paolo Mangiola, Domenico Sannino, e con gli artisti visivi Martin Romeo, la Nu Factory e il regista brasiliano Leandro Lisboa. Recentemente con la Compagnie Pour un Soir, per il festival europeo La Bècquée a Brest (Francia), ha rimontato in versione trio “Sotto il sole” (un progetto di assolo di Monica Secco).
Da oltre 15 anni tiene classi e laboratori di danza contemporanea, composizione coreografica e ‘classica’ per danzatori contemporanei.
I suoi lavori sono stati presentati in Francia, Spagna, Belgio, Germania e Stati Uniti.
Informazioni e iscrizioni: Spazio Tadini, + 39 02 26 82 97 49; [email protected]