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World AIDS Day: il mondo veste un fiocco rosso

Da Pianetagay @pianetagay
aidsIl 27 dicembre Loggia dei Mercanti a Milano è stata invasa dalla Coperta dei Nomi. Il "Names Project Italiano", è il nome della manifestazione che si tiene in Italia, curata da ASA, e consiste in pannelli raccolti dal 1990, primo anno in cui si organizzò in Lombardia la mobilitazione in occasione della Giornata Mondiale AIDS, a oggi. I primi pannelli, con i nomi delle vittime del virus, letti pubblicamente ricordandone le biografie, vennero esposti 21 anni fa in Piazza della Scala, a Milano, in collaborazione con il Comune e con l'ANLAIDS. La Coperta è, drammaticamente, aumentata di nomi: oggi quella italiana ne comprende oltre 200 ed è stata esposta in diverse città, in occasioni ed eventi promossi dalle diverse associazioni e organizzazioni.
La storia ricorda il 1988 come primo anno in assoluto a livello mondiale in cui si lanciarono iniziative e appuntamenti nella giornata che divenne, poi, Giornata Mondiale dell'AIDS. L'ideatore della Coperta dei Nomi, Names Project, fu Cleve Jones nel giugno 1987 a San Francisco. Aumemtava a dismisura il numero delle vittime di persone affette dalla sindrome e, difronte a questo allarme sociale e civile, Cleve decise di dare vita, insieme ad alcuni collaboratori, alla Fondazione NAMES Project. La finalità dell'organizzazione era unica e senza precedenti:"attingere da ogni esperienza individuale e cucire insieme tutto per creare qualcosa che trasmettesse energia e bellezza."
Si incominciò, così, a pensare a una grande "coperta", appunto, dove raccogliere testimonianze dirette di persone che avevano perso un amico, un parente, il compagno o la compagna, per causa della contrazione del virus. Vennero, così, spediti pannelli da tutti gli Stati Uniti, New York, Los Angeles, San Francisco, crescendo la partecipazione in quantità e in qualità e contaminando tutto il resto del mondo, arrivando alla sede ufficiale della Fondazione migliaia e migliaia di pannelli da tutto il pianeta. La grande coperta venne esposta l'11 ottobre 1987 davanti alla Casa Bianca nel giorno dedicato alla "Marcia Nazionale su Washington", iniziativa promossa da diverse associazioni lgbt americane. Le dimensioni della coperta erano impressionanti: quasi 2 campi da calcio, 1920 pannelli e un ritorno di presenze mai avuto fino ad allora, ben 500000 persone alla commemorazione. Il numero dei pannelli crebbe nel suo tragitto e percorso per altre città degli States, fino a giungere oggi come oggi al numero impressionante e ancora preoccupante di più di 45000 nomi, superando il numero delle vittime morte nella guerra in Vietnam. È, quindi, evidente come oggi sia opportuno prendere parte attiva alle diverse attività che le organizzazioni promuovono in ogni angolo del mondo, il 1 dicembre, funzionali a fare ancora conoscere la natura della malattia, le pratiche precauzionali, offrire un contributo in termini di presenza e di sostegno economico alle diverse iniziative, soprattutto sanitarie e scientifiche nel campo della ricerca, per combattere il virus. Indossando semplicemente un nastro rosso, il 1 dicembre e non solo, si da testimonianza di una propria consapevolezza nel proseguire un percorso che porti governi, istituzioni e società civile ad abbattere i pregiudizi e gli stereotipi ancora presenti riguardo le persone affette da HIV, trattandoli con rispetto e tutelando la loro dignità, prendendosi cura della propria salute e di quella degli altri. Molti muri dell'incomprensione e dell'emarginazione verso le persone affette dalla sindrome sono stati abbattuti: esistono leggi che tutelano e promuovono il diritto alla salute e all'assitenza. Ancora, però, occorre sottolinearlo, è necessario fare: nel campo della ricerca scientifica, nel campo della sensibilizzazione, dell'informazione e dell'aiuto umano e sociale, dove ancora esistono amministrazioni poco sensibili sulla questione, come testimonia l'ottimo documentario in programma al Florence Queer Feestival, diretto da Zhao Liang, "Together", che "esplora la discriminazione di cui sono oggetto i malati di AIDS in Cina". Nat, organizzazione leader in Gran Bretagna per la sensibilizzazione sulla questione, ha lanciato un sito molto interessante e accattivante, anche nella forma in cui si propone: "HIVaware", www.hivaware.org.uk, dove si può trovare con facilità, anche divertimento e in modo interattivo informazioni che tutti dovrebbero sapere sull'HIV. A Milano, dopo la giornata di domenica in cui è stata esposta la Coperta dei Nomi, le iniziative in occasione della Giornata Mondiale dell'AIDS trovano anche connotati giustamente ludici con serate di intrattenimento culturale e sociale di varia natura: mercoledì 30 si ricorda l'appuntamento consueto con Vergine Camilla, presso il Patchouli, Corso Lodi 51, Milano, www.verginecamilla.it, dove si esibiranno Drag Queen dando un clima di teatralità e di coreografia sgargiante; giovedì 1 dicembre la musica farà da scenografia al Revolver Piazzale Cantore 3, Milano, con alla consolle DjSet Tenzo+RetroBoost+DjDOc+Vocalist Jocker; per finire sabato 3 dicembre si terrà al Bomberos (ex Binario1) Macelleria “Cappuccetto Rosso” in Via Plezzo 16 a Milano e serata PourHomme ai Magazzini Generali in Via Pietrasanta 14 a Milano, www.magazzinigenerali.it
Questo è un breve assaggio delle numerose e altre iniziaive che si terranno e già si tengono in diverse parti d'Italia. Potrete venirne a conoscenza accedendo al seguente sito:
http://www.lila.it/primodicembre11_sedi.htm

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