Il 26-29 maggio si è svolta a Darwin, in Australia, la conferenza inaugurale del World Indigenous Network (WIN).
Lanciato dal Primo ministro australiano Julia Gillard, l’evento ha visto la partecipazione di circa 1500 delegazioni di oltre 50 Paesi, per condividere storie, esperienze culturali e idee su come gestire al meglio gli ecosistemi del pianeta, proteggere l’ambiente e incoraggiare metodi sostenibili di sostentamento.
Si è parlato inoltre di sicurezza alimentare per i nativi di Africa, Asia, America Latina, Canada e la stessa Australia.
Tantissimi i programmi, le iniziative e le storie discusse: una delle presentazioni si è incentrata sulla conservazione delle aree protette promossa dalle comunità locali in Canada, Australia, Svezia e Brasile.
Nel discorso di apertura, il Ministro dell’ambiente australiano Tony Burke ha illustrato l’obiettivo dell’iniziativa: tentare di tutelare al meglio le biodiversità, promuovere un utilizzo sostenibile delle aree protette, migliorare la coesione tra Paesi e intensificare la lotta contro la povertà, moltiplicando le opportunità economiche.
Burke ha inoltre elogiato l’appoggio e la cooperazione offerti dalle leadership aborigene dell’Australia, invitando le comunità indigene di altri Paesi a rendersi parti attive negli sforzi per la conservazione delle risorse.
Anche durante il proprio intervento James Anaya, portavoce delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani degli indigeni, ha sottolineato l’importanza del riconoscimento da parte dei governi di strumenti a tutela delle libertà fondamentali degli aborigeni, i primi a utilizzare le conoscenze tradizionali per proteggere il proprio territorio.
Infatti il programma di gestione della terra indigena australiana negli ultimi 15 anni ha creato aree protette in oltre 50 località, per un totale di 43 milioni di ettari.
Vieni in Australia!
Archiviato in:Australia