Ricevo e pubblico
La lunghissima giornata finale negli impianti in sintetico di Randall’s Island Inizia prestissimo con l’Italia ad affrontare l’Australia. Azzurri decisamente più svegli degli Aussie e pratica archiviata con un eloquente 38-0, nonostante i tentativi di bagarre degli avversari. In meta Calcagno, Flagiello, Gabba e Lanzoni. Il match successivo contro la Francia fin qui molto positiva vale il primo posto nel girone ed una semifinale che evita i tutti neri che nella pool B sono rullo compressore. Come sempre fra le 2 squadre son scintille e i colpi duri non si contano. Giallo esagerato a Teodorini ma nonostante l’inferiorità l’Italia difende alla grande e riesce a segnare con Andreoli allo scadere del tempo. I Galletti ci provano ma la difesa dura sarà veramente l’arma vincente dell’Italia che segna ancora con Flagiello, Calcagno e Lunanova autore di una doppietta, per il 33 a 7 finale. Fra 6 Nazioni, 3 Nations vigilfuoco e seven per la Francia col rugby italiano il 2011 è davvero amaro. Le semifinali saranno dunque Nuova Zelanda-Francia e Italia-Inghilterra, arrivata in zona medaglie grazie ad una rimonta incredibile con
l’Irlanda battura 31 a 28.
Nel frattempo il torneo Over 35 vede l’Italia superare la selezione di Victoria per 19 a 0. In meta Rossetti, Ferrari, Masiero, per un successo che vale il primo posto nel girone ed una semifinale con l’Australia. Nell’altra si affronteranno Galles e Stati Uniti.
Nella semifinale con l’Inghilterra la prestanza fisica degli avversari è assai temuta, ma il gioco azzurro è superiore e il match è senza storia. Segnano Costantini, autore di un gran torneo, Teodorini, Lunanova, e Gabba. L’Italia entra trionfalmente in finale. Si ferma invece contro l’Australia la corsa dell’Over 35 verso l’oro. Un primo tempo stucchevole lancia gli avversari e il recupero nel secondo tempo grazie ad uno stoico Zanin e ad un Pieretti indiavolato si ferma ad una incollatura. Finisce 19 a 12 e per l’Italia ci sarà la finalina contro gli Usa.
Questo match sarà durissimo, per l’arbitraggio a senso unico e per il gioco espresso dalle 2 squadre. Usa avanti 5 a 0 nel primo tempo dove l’Italia non riesce ad imbastire un gioco degno di questo nome e Italia avanti 7 a 5 ad inizio ripresa grazie a Zanin. Il finale di partita è sconsigliato ai deboli di cuore con Matta e Masiero, a recuperare su avversari lanciati in meta. All’ultimo secondo lo stesso Masiero forse il migliore in campo segna su palla di recupero e mette il bronzo al collo dei compagni. Per la cronaca Oro al Galles e argento all’Australia. Di Giandomenico ha schierato: Rossetti, Matta, Masiero, Gabrielli, Zanin, Ferrari, Cavaliere, Pieretti, Ferri, Toso, Pellizzari, Selmini.
E veniamo alla finalissima, preceduta dal bronzo della Francia sull’Inghilterra. 10 anni fa, 3 mesi prima dell’attacco alle Torri Gemelle i Mondiali erano ad Indianapolis e nell’incredulità generale l’Italia arrivò in finale dove ad attenderli c’era la Nuova Zelanda. Dopo 10 anni, nell’edizione della commemorazione, la finalissima è ancora Italia-Nuova Zelanda. Gli azzurri ci credono e la Haka iniziale – una Kapaopango da brividi – è sfidata dall’Italia che avanza testa a testa. In campo però l’Italia è contratta; un pallone meta azzurro si trasforma nella prima marcatura avversaria e questo fa saltare i piani. Scapoli busca un giallo evitabile e il match in pratica finisce qui. Onore alla Nuova Zelanda ma onore ad una Italia cresciuta tantissimo durante il torneo. Questo argento al collo brilla davvero come l’oro. Giop ha schierato: Calcagno, Teodorini, Scapoli, Flagiello, Costantini, Gabba, Andreoli, Lunanova, Lanzoni, La Sorda, Baracchi, Costantini.