Ecco il baule di questa settimana:
Questo è il mio componimento:
Eravamo bambini quando Leo scriveva di amarmi e io mi vergognavo di lui e del suo amore. Rifiutavo tutti i regalini (conchiglie, portachiavi, pupazzi, perfino un souvenir da Roma), tenevo solo i biglietti scritti male e liappiccicavo alle pagine di un diario chiuso con un lucchetto che credevo ermetico, ma che si apriva con una forcina per capelli.
Che cosa ho fatto in questi vent'anni?
Me lo chiedo, con un mestolo in mano, mentre tu sei dietro di me, in silenzio dopo la tua proposta. Bevo, non so se per il sugo troppo piccante o per quello che mi hai chiesto.«Pensi di essere come questa?- mi dici sbattendo sul tavolo una piantina grassa – Credi di poter vivere da sola? Credi che senza di me la tua vita sarebbe la stessa cosa?»
Respiro.
Mescolo il sugo.
Mi giro.
È ora di crescere.«Andiamo a vivere insieme, va bene.»Mi abbracci, senza sentire le spine che mi sono piantata addosso prima di te.Ora scappo a guardare #Gazebo. Mi sa che sono pure in ritardo!