Wrexham FC, pionieri del pallone salvati dai tifosi tratto dalla pagina Facebook Anglocalcio - Quelli che il calcio inglese
Wrexham FC, pionieri del pallone salvati dai tifosi
Vento che spazza colline ondulate, sapore di vecchie città minerarie e di castelli medievali. E poi pecore, pecore, e ancora pecore. Ce ne sono a vagoni, dicono addirittura che qui ci siano più pecore che abitanti. Un paese così vicino all’Inghilterra, e allo stesso tempo così profondamente diverso.
Cymru. Galles, in gallese. Un drago rosso su un monte verde, drago apparso gia sugli stendardi bellici dei sovrani gallesi di Guynedd, VIII secolo, dopo la celebre profezia di Merlino secondo la quale si disputò una lunga lotta tra un drago bianco e un drago rosso, dove dapprima avrebbe dominato il drago bianco, ma la vittoria finale sarebbe infine spettata al drago rosso, in una fiabesca allegoria, della storica rivalità tra i gallesi e i loro vicini di casa.
Wrexham una delle città che raccontano meglio la storia di questa terra, oggi minacciata prepotentemente dalla "colonizzazione" britannica, ma dove ancora tutto racconta la vita gallese persa nel tempo. Casette di argilla rosse col tetto di paglia che punteggiano viuzze di terra battuta, roseti, sentieri e vasche d'acqua. E poi dedali di siepi, statue, scalinate, giardini e pergolati che disegnano un paesaggio straordinario. Ed una squadra di calcio che ha molto da raccontare.
Nata nel 1972, anzi no, nel 1864 come certificano stralci di cronache dell'epoca, con la prima partita giocata al Denbigh County Cricket Club contro i Prince of Wales Fire Brigade. Una datazione che farebbe dei Red Dragons, dopo Sheffield FC, Cray, Hallam, e Notts County la quinta squadra di calcio più antica in assoluto, e soprattutto la più antica in Galles. Sono in corso ricerche per capire se lo stadio è stato utilizzato anche prima, il che renderebbe i Dragons il club più antico al mondo a giocare da sempre nel suo stadio di appartenenza. Nel 1877 il Racecourse ospita la prima gara internazionale, contro la Scozia, mentre l’anno dopo il Wrexham partecipa alla prima competizione ufficiale, ossia la prima edizione della FAW Cup, in cui batteranno in finale i Druids di Cefn Mawr.
Nel 1890 il Wrexham venne invitato a partecipare alla Combination, da lì all’esordio in Football League ce ne vorrà. Occorrerà attendere il 27 agosto 1921, quando in Division Three North, il Wrexham, per la prima volta in divisa rossa affrontò in casa l’Hartlepool United venendo sconfitto per 2-0.
Nel 1933 sfiorano la promozione in Second Division, ma perdono il duello con l’Hull City nel finale della stagione. Il club vivacchia nella categoria per 30 anni, ottenendo il quarto turno di FA Cup contro il Machester United, che si impone davanti agli oltre 35mila spettatori del Racecourse per 0-4. Gli anni ’60 sono quelli dello yo-yo tra Third e Fourth division, mentre gli anni ’70 danno nuovo splendore ai Dragoni, che grazie alla possibilità di competere in Welsh Cup, intraprendono spledide ed emozionanti cavalcate europee. Nel 1972 l’esordio in Coppe Coppe, dove eliminano lo Zurigo, prima di essere eliminato per la regola dei goal in trasferta contro l’Hajduk Spalato. E anche in FA Cup nel 1974 saranno i quarti di finale a bloccare il cammino del Wrexham, che dopo le vittorie su Shrewsbury Town, Rotherham, Middlesbrough, Palace e Southampton, interruppero la loro corsa contro il Burnley a Turf Moor sconfitti 1-0, con 20.000 tifosi arrivati dal Galles a sostenere i loro beniamini. La maledizione dei quarti imperversò ancora. Nel 1976, altra eliminazione, ancora in coppa coppe, questa volta contro l’Anderlecht, frutto di una sconfitta patita di misura a Bruxelles e di un inopinato pareggio interno per 1-1.
Nel 1979, finalmente, la tanto sospirata promozione in Second Division, a coronare un decennio di grandi successi per i Gallesi.
Tuttavia l’inizio degli anni ’80 è drammatico, una serie di retrocessioni consecutive videro la squadra scendere fino alla quarta divisione nel 1983 sotto Bobby Roberts. Ci si deve ancora aggrappare alla gloria Europea, che torna nel 1984 quando il Wrexham viene eliminato dalla Roma negli ottavi della Coppa delle Coppe, a cui il Wrexham parteciperà ancora nel 1986 e nel 1991, con l’eliminazione subita dal Manchester United.
Ma questa stagione, che vede i Dragoni impegnati nella lotta per non retrocedere nella Conference, vede uno dei giantkilling in FA Cup più famosi di sempre.
Nick Hornby nell'ormai celebre e decantato Febbre a Novanta prende questa sconfitta come metro di paragone per il fatto che nessun momento felice, nel calcio, dura mai abbastanza a lungo. Dopo un’attesa ventennale la vita dello scrittore e dell’Arsenal sembrano prendere la piega desiderata, ma sul più bello, nel pieno della gestione di George Graham che ha riportato i Gunners alla gloria nazionale, arriva la doccia fredda. Nella stagione 1991/92, ambizioni europee frustrate dal Benfica, e quelle interne dal… Wrexham. Quanto accaduto il 4 gennaio del 1992 al Racecourse Ground, nel terzo turno di FA Cup, resta impresso nella memoria di tutti i tifosi inglesi e gallesi, ie quel 2-1 consegna alla leggenda il club Gallese.
Quando venne sorteggiato l’accoppiamento la prospettiva migliore era solo quella di un tutto esaurito al Racecorse Ground, con un incasso che avrebbe fatto certamente comodo in un momento in cui le presenze allo stadio latitavano, al massimo il sogno di un Replay nel tempio di Highbury, nulla di piu.
Ma ad Highbury, ci tornarono, zitti zitti e testa bassa, solo i calciatori dell'Arsenal. La partita ovviamente catturò l'immaginazione e l’attenzione del pubblico del Galles del Nord, ma anche una discreta copertura mediatica. Il giorno del match più di 13.000 spettatori si ritrovarono a Racecourse, che appena quattro giorni prima aveva ospitato meno di 2.500 tifosi per una partita nel giorno di Capodanno con il Mansfield Town vinta 3-2.
L’Arsenal, nella sua improponibile maglia da trasferta maculata di giallo nero, domina la prima parte di gara, con Winterburn, Merson e Campbell che impensieriscono a più riprese i padroni di casa. Anzi a due giri di lancette dal termine del primo tempo su una discesa perentoria di Paul Merson sulla sinistra, il centravanti Alan Smith anticipa tutti mettendo in rete, sotto la stand occupata dai tifosi esultanti arrivati da Londra. Gara chiusa? No. Mickey Thomas il 37 enne capitano, mostrò a tutti che poteva esserci ancora vita, ancora speranza, e su una magnifica punizione da 25 metri, quando mancavano poco più di otto minuti alla fine, infilò un bolide alle spalle dell’incredulo Seaman, piantando il seme del dubbio nei loro illustri avversari. L’Arsenal colpito nell’onore, reagirà rabbioso, più frastornato che convinto, ma ormai gli dei del calcio avevano deciso di scrivere una pagina epica nel libro dei dragoni rossi, e allora è questione di un attimo. Di un’incertezza della rinomata difesa ospite, un liscio di Tony Adams, e, a vent’anni, Steve Watkin si guadagna il pomeriggio della sua vita segnando il clamoroso 2-1. Il fischio finale portò un autentico pandemonio dentro e intorno allo stadio, mentre incredulo, qualche fan dell’Arsenal, se ne restò seduto immobile al suo posto con una lacrima che gli rotolava giù per la guancia. Il Daily Express scrisse: "L'Arsenal forse andrà a vincere altri campionati e coppe in abbondanza ma a Wrexham sarà difficile rivivere un altro giorno come questo..”
Ed aveva ragione. Seguirono anni difficili per Gallesi, arrivò la retrocessione in third Division, l'amministrazione controllata tanto per brindare al nuovo millennio, la vittoria del Football League Trophy proprio un attimo prima di retrocedere ancora, il League Two, e il rischio concreto di trovarsi in Conference l'anno dopo.
E' il 5 Maggio 2007, e a Racecourse Ground il Wrexham si giocò lo spareggio salvezza davanti al proprio pubblico, contro il Boston United. Accorsero in quasi trentamila, un numero indefinito, una marea, in uno stadio strapieno e tutto rosso. Il Wrexham, calcoli alla mano, aveva bisogno di almeno un pareggio, ma già al termine del primo tempo gli avversari si trovarono in vantaggio per 1-0 grazie a un centro di Liam Green. Nella ripresa però, la svolta. Il Wrexham suonò la carica, rimonta, e travolge gli avversari. Dapprima, impatta con un rigore di Ryan Valentine segnato sotto i propri tifosi in un misto di paura e delirio, poi negli ultimi tre minuti arriveranno anche le reti della tranquillità siglate da Llewellyn e Michael Proctor, per il 3-1 conclusivo, mentre intanto la tensione si scioglie in festa, con annessa, gioiosa, e irrefrenabile invasione di campo.
Una felicità che, purtroppo, non durerà a lungo. La retrocessione arriverà la stagione dopo, mettendo fine a 87 anni consecutivi di permanenza nella Football League. Nel 2011 finiscono gli incubi a livello economico, col Wrexham Supporters Trust che compra il club e sana tutti i debiti.
La stagione 2012-13 vede il trionfo nell’FA Trophy, ma la sconfitta nella finale playoff nel derby contro il Newport County.
I gallesi anche quest'anno sono li a giocarsela, anche se un po lontani dalle posizioni di vertice, ma siamo sicuri che presto, come descritto nella splendida prefazione rubata ad un articolo dell'ottimo Simone Galeotti, i Dragoni di Merlino torneranno a volare di nuovo.